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Musei Capitolini, arte e cultura nella sfilata di Gucci

Il brand di alta moda Gucci ha scelto come location per la sua ultima sfilata i Musei Capitolini confermando il rapporto tra arte e moda

MILANO – Arte e moda, shooting fotografici e scavi archeologici; in una parola: Gucci. Lo storico brand guidato dal 2015 dal direttore artistico Alessandro Michele, vede al centro della sua comunicazione e delle sue location per sfilate e set fotografici, i luoghi culturali più belli al mondo che vanno da Pompei ad Ercolano, dall’Abbazia di Westminster alla  Galleria Palatina di Palazzo Pitti e, l’ultimo tra tutti, i Musei Capitolini che hanno ospitato la sfilata di martedì 28 maggio. L’impegno artistico di questo brand si manifesta anche nella sua scelta di finanziare il progetto di recupero della Rupe Tarpea a Roma.

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Gucci tra i Musei Capitoli, Pompei ed Ercolano

Moda e cultura no, non sono due cose separate. A ribadirlo è ancora una volta il brand di alta moda Gucci, che per la sfilata di martedì 28 maggio ha scelto come location prediletta i Musei Capitolini, considerato il primo museo al mondo, a Roma, dove la maison presenterà la nuova collezione Cruise 2020; questa è l’ultima location scelta dal brand che precedentemente aveva già dato spettacolo alla Dia-Art Foundation a New York, ai chiostri dell’Abbazia di Westminster a Londra, alla Galleria Palatina di Palazzo Pitti a Firenze e all’antico sito degli Alyscamps ad Arles.

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Ma a guidare questa scelta di unire arte e moda, antico e moderno è la mente che siede dietro la scrivania del brand, ossia Alessandro Michele che, dopo l’esperienza della maison Fendi, approda (nel 2015) alla direzione artistica di Gucci, rinfrescando, rinnovando e reinventando tutta la linea del marchio. A questa ondata di freschezza tesa a svecchiare l’immagine del brand, si unisce un nuovo stile di comunicazione che nelle scelte di Michele vede protagonista l’arte e la cultura: Michele infatti, che concepisce la creatività come una contaminazione tra passato e presente, manifesta appieno questo romantico sentimento di passione per l’arte persino nella scelta dei luoghi per gli shooting fotografici, che per l’ultima collezione PreFall19 vedono protagonisti i capi d’abbigliamento immersi nelle incredibili bellezze dei parchi archeologici di Pompei, Ercolano, e Selinunte.

 

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Presenting #GucciPreFall19’s modern-day version of a symposium by @alessandro_michele. In this historic Ancient Greek site in Sicily, friends and lovers meet to discuss philosophical and political issues, read poems, play music and sport, and dance together. The characters are drawn from the counter-cultural groups typically seen on Venice Beach in California—hardcore punks, rollerbladers, bodybuilders and surfers. Discover more through link in bio. #AlessandroMichele ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ Music: “White rabbit” Jefferson Airplane Author: Grace Wing Slick (P) 1966 Sony Music Entertainment © Copperpenny Music / Irving Music, Inc Italian Editor: Universal Music Italia Srl

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La cultura vista da Gucci

L’interesse di Gucci per l’arte è davvero incredibile e manifesto. Infatti, non solo il brand sceglie le sue location con un occhio di riguardo alla cultura, ma persino finanzia la manutenzione dei beni culturali e ne promuove la loro conoscenza al grande pubblico: difatti, proprio in vista di questa sfilata, la maison ha annunciato che contribuirà al progetto di recupero della Rupe Tarpea, la parete rocciosa posta sul lato meridionale del Campidoglio dalla quale, secondo la tradizione fino al I secolo d.C., venivano gettati nel sottostante Foro Romano i traditori della Patria condannati a morte, che in tal modo venivano simbolicamente espulsi dall’Urbe.

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Con la sfilata di martedì Gucci aggiunge una tappa culturale al suo lungo elenco dei Gucci Places ovvero quei luoghi culturali che il brand ha scelto come prediletti per le sue sfilate. Oltre alla Libreria Cascianelli e alla Biblioteca Angelica a Roma, tante sono le location italiane e non, che fanno parte di questa lista, tra cui: il Gucci Garden e i Giardini di Boboli a Firenze; il Castello di Sonnino, a Montespertoli; Chatsworth House nel Derbyshire; maison Assouline, a Londra; Los Angeles County Museum of Art a Los Angeles; e Daelim Museum, Seoul, solo per citarne alcuni; tutti luoghi disponibili sulla app intitolata (per l’appunto) Gucci Places. La app per cellulari e tablet, che testimonia il forte impegno del brand nell’ambito della cultura, è stata pensata con uno scopo ben preciso, ossia divulgare l’arte tramite il mezzo che usiamo di più, lo smartphone, avvicinando così gli utenti italiani e non a scoprire nuove storie ed informazioni su questi fantastici luoghi ricchi di bellezze artistiche e di cultura.

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