Viene da Marรจ lo spettacolo che apre il Romaeuropa Festival 2019, la favela che qualche anno fa, in occasione delle Olimpiadi di Rio 2016, fu letteralmente nascosta agli occhi dei turisti con pannelli giganti colorati. Ma per Lia Rodrigues โ danzatrice e coreografa brasiliana, classe 1956 – la favela di Marรจ รจ un luogo pieno di promesse, che chiede soltanto di essere riscattato. Qui รจ nato โFuriaโ, uno spettacolo grandioso che dร voce al grido disperato dell’uomo vittima della violenza che imperversa nelle favelas.
Mai titolo fu piรน giusto di quello scelto per la 34esima edizione del Romaeuropa 2019: Landscapes, che apre allโinsegna del Brasile. Infatti, “Furia” evoca le tragiche immagini dei paesaggi in fiamme dell’Amazzonia, dei suoi abitanti in fuga e della tragedia che sta sconvolgendo il Brasile.
La storia di Lia Rodrigues
Danzatrice e coreografa, Lia Rodrigues รจ prima di tutto una cittadina impegnata. Per la coreografa brasiliana, la prima forma di impegno concreta รจ la sua arte, che deve arrivare lรฌ dove il degrado รจ cosรฌ osceno da essere celato agli occhi dei turisti. Parliamo di Marรฉ, una delle favelas piรน grandi di Rio, dove oltre quattromila 4mila persone vivono in condizioni drammatiche. Qui Lia Rodrigues ha deciso di stabilirsi nel 2004 con la sua scuola e la sua compagnia, fondando un centro culturale.
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Furia
L’arte e il suo ruolo politico
E’ una domanda che mi sono spesso posta. Possono gli artisti, puรฒ un’opera cambiare il mondo? Non penso. Dovrebbero essere i politici, che noi votiamo, a farlo