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Ingres arriva in mostra a Palazzo Reale a Milano

A Palazzo Reale di Milano arriva la mostra dedicata a Jean Auguste Dominique Ingres, l'artista erede di Raffaello e precursore di Picasso...

MILANO – Al Palazzo Reale di Milano dal 12 marzo al 23 giugno arriva la rasserena Jean Auguste Dominique Ingres e la vita artistica al tempo di Napoleone, una mostra dove si potrà ripercorrere la storia dell’Europa, dalla Francia all’Italia, da Milano a Parigi.

La mostra

Al Palazzo Reale di Milano dal 12 marzo al 23 giugno arriva la rasserena Jean Auguste Dominique Ingres e la vita artistica al tempo di Napoleone. La mostra è curata da Florence Viguier-Dutheil, Conservatore Capo del Patrimonio e Direttrice del Musée Ingres di Montauban. La mostra comprende oltre 150 opere, di cui più di 60 dipinti e disegni del grande maestro francese, riunite grazie a prestiti internazionali da alcune delle più grandi collezioni di tutto il mondo come il The Metropolitan Museum of Art di New York, il Columbus Museum of Art dell’Ohio, il Victoria and Albert Museum di Londra, il Musée du Louvre, il Musée d’Orsay, il Petit Palais, Musée des Beaux-Arts de la Ville de Paris oltre al già citato museo di Montaubaun, dal quale proviene il nucleo più corposo di opere, e da grandi musei italiani come la Pinacoteca di Brera, la Galleria d’Arte Moderna di Milano, i Musei Civici di Brescia e ancora da collezioni private.

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Jean-Auguste-Dominique Ingres (1780-1867). La morte di Leonardo da Vinci, 1818, Olio su tela 40 x 50,5 cm
Musée des Beaux- Arts de la Ville de Paris, Petit-Palais. © Petit Palais/RogerViollet

Al tempo di Napoleone I

Il 12 giugno del 1805, dopo essersi fatto incoronare a Milano, Napoleone I dichiarava di voler «francesizzare l’Italia». L’espressione è certamente brutale, ma testimonia, in quel contesto storico, il desiderio di accelerare le trasformazioni della vita pubblica e culturale da parte del Generale divenuto Imperatore e poi Re d’Italia. Coniugando eredità della Rivoluzione e dispotismo autoritario, in effetti la sua politica ha avuto un impatto immediato e duraturo anche al di qua delle Alpi. Proprio in ragione della sua ampiezza e della funzione attribuita alle arti, si è sviluppato uno straordinario incontro tra le diverse tendenze che compongono la modernità europea nella stagione del neoclassicismo, di cui Jacques Louis David (1748-1825), Antonio Canova (1757-1822) e Jean Auguste Dominique Ingres (1780-1867) sono stati i punti di riferimento. La mostra Ingres e la vita artistica al tempo di Napoleone intende presentare al pubblico italiano l’artista che più di ogni altro si è ispirato a Raffaello e nello stesso tempo vuole restituire alla vita artistica degli anni a cavallo del 1800 la sua carica di novità e, per così dire, la sua “giovinezza conquistatrice” con una particolare attenzione a Milano.

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Jean-Auguste-Dominique Ingres (1780-1867) Grande odalisca (versione in chiaroscuro), 1830 circa, Olio su tela cm. 83,20 x 109,20, The Metropolitan Museum of Art, New York, Catharine Lorillard Wolfe Collection, Wolfe Fund, 1938

Tra Raffello e Picasso, un realista e manierista

Ingres è parte integrante di queste storie incrociate, senza le quali l’Europa di oggi sarebbe incomprensibile. Con la mostra, il pittore, nella sua modernità, svela anche la sua italianità, un’impronta che fa di lui una figura fondamentale della vita artistica prima, durante e dopo l’Impero. In un certo modo Ingres porta all’ultimo stadio di straniamento e di erotismo l’eredità di David e dei suoi migliori allievi (di cui fece parte lui stesso). La mostra intende dimostrare in che modo il suo preteso classicismo sia un’illusione, rivelando il colorista che è dietro il disegnatore. Il suo percorso è singolare e sorprendente. Considerato come un inclassificabile, percepito come l’erede di Raffaello e allo stesso tempo come il precursore di Picasso, tra il maestro della bella forma e quello della non-forma Jean Auguste Dominique Ingres è innanzitutto un “rivoluzionario”. Realista e manierista al contempo, egli affascina tanto per le sue esagerazioni espressive quanto per il suo gusto del vero.

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Jean-Auguste-Dominique Ingres (1780-1867) Ritratto di JeanMarie-Joseph Ingres, 1804, Olio su tela 55 x 47 cm MI.867.67, Musée Ingres, Montauban
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