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Gianni Biondillo porta a teatro i sogni e le speranze dei giovani futuristi

Debutta in anteprima nazionale il 4 febbraio al Teatro Verdi di Milano lo spettacolo di Gianni Biondillo ispirato al suo romanzo "Come sugli alberi le foglie"

MILANO – Debutta in anteprima nazionale il 4 febbraio al Teatro Verdi di Milano lo spettacolo di Gianni Biondillo ispirato al suo romanzo “Come sugli alberi le foglie“. Al centro della storia c’è il sogno di una generazione di ragazzi cresciuta nei primi anni del Novecento tra le mura dell’Accademia di Brera. L’obiettivo era rivoluzionare l’arte. Tra di loro c’erano Boccioni, Erba, Sironi, Carrà e Russolo. A guidarli, Filippo Tommaso Marinetti. Giovani spavaldi e pieni di energia, si rendevano protagonisti di movimentate serate artistiche scandalizzando la borghesia perbene.

LA GUERRA – Convinti interventisti, si arruolarono nell’esercito italiano. Per loro, la guerra era la sola “igiene del mondo”. Com’è noto, molti di loro non tornarono a casa. Fra questi c’era un giovane comasco, Antonio Sant’Elia, “talento luminosissimo e sfortunato”. Marinetti, divenuto accademico negli anni della dittatura di Mussolini, fece del suo sacrificio un’icona dell’eroe fascista.

LO SPETTACOLO – Lo spettacolo consiste nella lettura di alcuni brani selezionati del romanzo e nella proiezioni di video, canzoni e immagini. Attraverso i diversi media Biondillo racconterà i sogni e le speranze di questi giovani artisti, che, imbevuti di retorica dannunziana, andranno sul campo alla ricerca della bella morte.

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