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André Breton, il padre del Surrealismo

Ricordiamo oggi André Breton, l'artista considerato il padre del Surreaismo, teorico del movimento di cui favorì la stesura dei manifesti e curando riviste, mostre e incontri

MILANO – Oggi ricordiamo l’anniversario della nascita del poeta, saggista e critico d’arte André Breton, considerato il padre del Surrealismo. L’artista teorico del  movimento ne favorì la stesura dei manifesti e curando riviste, mostre e incontri.

Tanto va la fede alla vita (alla vita reale, s’intende, con ciò che essa ha di più precario), che alla fine questa fede si perde.
(Incipit del Manifesto del Surrealismo)

Tra arte e politica

André Breton nasce il 19 febbraio del 1896 a Tinchebray (Francia), figlio unico di Louis e Marguerite. Fu allievo del filosofo André Cresson mentre politicamente si mostra coinvolto dall’anarchismo, André Breton nel 1913 si iscrive all’università alla facoltà di Medicina e continua a scrivere poesie e per questo decide di sottoporle all’attenzione di Paul Valéry, per averne un giudizio. Chiamato al servizio militare nel 1915, Breton scrive la pièce “Décembre”, che spedisce ad Apollinaire; l’anno seguente compone – mentre è di stanza come infermiere militare a Nantes – “Age”, il suo primo poema in prosa fortemente influenzato da Rimbaud. In questo periodo egli ipotizza anche di dedicarsi alla psichiatria.

Gli anni difficili

Breton, il cui nome è inserito dell’elenco dei comunisti, decide di andare in esilio. Rifugiatosi nel sud della Francia a Martigues dall’amico Pierre Mabille, si sposta poi a Marsiglia e a bordo di una nave si reca in Martinica, dove incontra Aimé Césaire. Da lì si trasferisce a New York, dove viene aiutato anche da Peggy Guggenheim, che contribuisce al suo mantenimento economico. In seguito, conosce Elisa Claro, che sposa: dopo un viaggio tra Canada, Haiti e Santo Domingo, i due tornano in Francia. A Parigi, però, André Breton non si sente più a proprio agio, anche per i numerosi mutamenti che hanno interessato l’ambito intellettuale. André Breton muore il 28 settembre del 1966 a Parigi, dove era stato portato dopo essere stato colpito da una crisi respiratoria mentre si trovava a Saint-Cirq-Lapopie in vacanza.

 

 

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