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“Amleto a Gerusalemme” lo spettacolo teatrale a Torino

Dal 29 marzo al 10 aprile al Teatro Stabile il progetto di Gabriele Vacis e Marco Paolini

MILANO – Si parte dall’Amleto di Shakespeare per parlare della vita, soprattutto quella che si vive nei territori palestinesi occupati. Questo l’obiettivo primario dello spettacolo Amleto a Gerusalemme  che nasce nel 2008 al Palestinian National Theatre di Gerusalemme Est, sotto l’egida del Ministero degli Affari Esteri Italiano e della Cooperazione per lo Sviluppo. Questo perché “Gerusalemme è un paradigma. Tutto lì è già accaduto o sta accadendo”. Dal 29 marzo al 10 aprile l’opera va in scena al Teatro Stabile di Torino perché “i bambini palestinesi vogliono vedere il mare” come recita il manifesto.

AMLETO A GERUSALEMME – Uno spettacolo che riunisce due protagonisti del teatro italiano, artefici della lunga e felice stagione del teatro di narrazione che ha dato vita a uno spettacolo che ha fatto scuola: Il racconto del Vajont. Amleto a Gerusalemme è un progetto di Gabriele Vacis e Marco Paolini che ha radici molto lontane, così come la loro amicizia e collaborazione artistica. Un’idea che nasce nel 2008 a Gerusalemme, al Palestinian National Theatre, sotto l’egida del ministero italiano degli affari esteri e della Cooperazione per lo Sviluppo: una scuola di recitazione per ragazzi palestinesi, allievi la cui voglia di lavorare in teatro è più forte delle difficoltà di attraversare ogni giorno checkpoint e pregiudizi sociali.

OLTRE L’OPERA – A partire dall’Amleto di Shakespeare, dalla consapevolezza che in esso si scorgono tutte le sfaccettature della vita, complicate dalle esperienze di chi vive in Palestina, il regista lavorerà sui riti di passaggio, sul rapporto uomo/donna, sul conflitto con la famiglia, le generazioni a confronto, la rabbia, la pazzia, l’amore.

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