Erano le ore 3:36 del 24 agosto 2016 quando una scossa di terremoto di magnitudo 6.0 tra i comuni di Accumoli e Arquata del Tronto sconvolse il centro Italia, provocando 299 morti. Le persone coinvolte furono oltre 600mila, in 140 comuni, 388 i feriti. Oggi, a distanza di 5 anni, la ricostruzione di Amatrice e degli altri comuni colpiti dal sisma non è ancora compiuta.
Amatrice e la mancata ricostruzione
Cinque anni fa un terremoto e le migliaia di scosse che ne seguirono rasero al suolo il comune del Reatino. Insieme a esso Accumoli, che di quella terribile scossa fu l’epicentro, oltre a una larga parte delle loro frazioni. I cantieri e le gru ci sono, i lavori vanno avanti, ma percorrendo le strade di montagna che attraversano il territorio si nota una ferita non rimarginata. Anche se non c’è più il grosso delle macerie, alcune frazioni, ormai disabitate, sono rimaste tali e quali. Un processo lento, quello della ricostruzione di Amatrice e degli altri comuni limitrofi, che sembra ripercorrere una storia già vissuta: L’Aquila. Tra interventi privati e lavori pubblici, la ricostruzione è ancora in alto mare.
La commemorazione oggi
Il Comune di Amatrice ha dichiarato il lutto cittadino per l’intera giornata. Alle celebrazioni in ricordo delle vittime prenderà parte anche il premier Mario Draghi.