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Il “Rivoltoso sconosciuto”, il simbolo della protesta di piazza Tienanmen

Ci sono fotografie che colgono un singolo attimo, trasformandosi in un simbolo e consegnano la loro storia all'immaginario comune: è accaduto per "Tank Man"

Ci sono fotografie che racchiudono una storia e narrano, come un romanzo, un’intera vicenda. Altre invece colgono un singolo attimo: il momento presente viene impresso sulla pellicola senza che il passato ed il futuro di quel gesto vengano rappresentati. Ma questa sospensione del tempo in un attimo infinito non fa altro che trasformarla in un simbolo e consegnarla all’immaginario comune.

Il rivoltoso sconosciuto

Così è accaduto per “Tank Man” o il “Rivoltoso sconosciuto”. L’immagine è quella iconica fotografata il 5 giugno 1989 di un uomo cinese di spalle, all’indomani della strage di piazza Tienanmen. Fra le mani una busta di plastica, mentre da solo si para di fronte ai carri armati dell’Esercito cinese che avanzano su Blv Chang An di Pechino, nei pressi di piazza Tienanmen. Erano i giorni della violenta repressione delle proteste nate nella capitale dopo la morte del leader Hu Yaobang e l’interruzione di ogni processo di democraticizzazione ed apertura del regime cinese. La fotografia ebbe subito un eco amplissimo nella comunità internazionale. Tanto che l’uomo ritratto è stato inserito dal Times nel 1998 nella lista de “Le persone che più hanno influenzato il XX secolo”. Nel 2003 lo scatto è entrato ne”Le 100 foto che hanno cambiato il mondo” della rivista Life. 

La fotografia che si è impressa nelle storia

Cos’è avvenuto prima? E soprattutto, cosa succederà nel dopo? Dell’immagine esistono differenti versioni. Quella più diffusa è stata scattata dal reporter Jeff Widener, di Associated Press dal sesto piano dell’hotel pechinese in cui la stampa estera era stata confinata. Lontano all’incirca 800 metri, con una macchina fotografica dotata di un obiettivo da 400 mm e di un moltiplicatore di focale, Widener riuscì a cogliere il dettaglio. Un’altra versione nota è quella di Stuart Franklin della Magnum Press, che ritrasse la scena da un campo più vasto. Fu proprio il suo scatto ad esser premiato da Life. Anche il reporter Charlie Cole di Newsweek scattò della vicenda una fotografia con cui vinse il premio World Press Photo. Dell’evento esistono anche delle riprese, realizzate da Jonathon Schaer per CNN, Tony Wasserman per NBC e Willie Phua per l’Australian Broadcasting Corporation (ABC). Molti fotografi per un attimo immortalato per sempre.

La protesta

Il fatto ebbe luogo nella grande arteria di Chang’an, vicinissima a piazza Tienanmen e lungo la strada verso la Città Proibita di Pechino, il 5 giugno 1989 il giorno dopo che il governo cinese incominciò a reprimere brutalmente la protesta. L’uomo si mise in mezzo alla strada e bloccò l’avanzata dei carri armati. I carri armati provarono a girargli intorno, ma il ragazzo, spostandosi, continuò a bloccarli mettendosi di fronte a loro ripetutamente. Vedendo le foto è evidente, utilizzando le strisce sulla strada come riferimento, che i carri armati si sono mossi in avanti. Dopo aver bloccato i carri armati il ragazzo si arrampicò sulla torretta del carro armato e si mise a parlare con il guidatore. Successivamente arrivarono altre persone che lo portarono via e di lui non si seppe più nulla. Resta il suo gesto esemplare e quello, sottolineato dal Time, del militare in torretta:”gli eroi nella fotografia del carro armato sono due: il personaggio sconosciuto che rischiò la sua vita piazzandosi davanti al bestione cingolato e il pilota che si elevò alla opposizione morale rifiutandosi di falciare il suo compatriota”.

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