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World Press Photo, due fotografi italiani tra i finalisti

Quest'anno come finalisti della World Press Photo ci sono due fotografi italiani: Gualazzini e Tugnoli con i loro reportage in Africa

MILANO – Tra i finalisti della World Press Photoย ci sono due fotografi italiani: Marco Gualazzini e Lorenzo Tugnoli. I due fotografi sono in lizza per il premio di una sezione introdotta di recente, la World Press Photo Story of the Year. Entrambe le fotoย provengono da viaggi di reportage in Africa da parte dei due fotografi: Yemen crisis di Lorenzo Tugnoli รจ stata realizzata per un servizio del Washington Post, mentre Almajiri boyย (foto in copertina)ย รจย tratta dal lavoro sulla crisi del lago Ciad di Marco Gualazzini.ย Gualazziniย รจ anche finalista per il premioย World Press Photo of The Year, il premio storicamente piรน importante.

La World Press Photo

World Press Photoย รจ un’organizzazione no-profitย con sede adย Amsterdam. Fondata nel 1955, รจ l’organizzazione del piรน grande e prestigioso concorso del fotogiornalismo mondiale. L’anno scorso il premio รจ stato vinto da Ronaldo Schemidt, il cui scatto immortalavaย un ragazzo in fiamme durante le proteste contro il governo di Maduro. L’esposizione internazionale World Press Photo quest’anno tornerร  a Torino per la terza volta. I vincitori del premio verranno annunciati l’11 Aprile durante una cerimonia ad Amsterdam.
I giudici per decretare i vincitori hanno valutato 78.801 fotografie di 4.738 fotografi provenienti da 129 paesi diversi.ย 

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Chi รจ Marco Gualazzini

Nato a Parma nel 1976, Marco Gualazzini ha iniziato la sua carriera come fotografo nel 2004, con il quotidiano locale della sua cittร , La Gazzetta di Parma.ย I suoi lavori piรน recenti comprendono reportage sulla microfinanza in India, sulla libertร  dโ€™espressione in Myanmar, sulla discriminazione delle minoranze in Pakistan; negli ultimi anni ha coperto prevalentemente crisi umanitarie e conflitti in Africa.ย Ha ideato e ha partecipato alla realizzazione di un documentario per la RAI sul sistema delle caste in India, premiato per la “miglior fotografia” al Al- Jazeera International Documentary Film Festival, e ha diretto un documentario sul tema dello stupro come arma di guerra in Congo, e uno sul modello di accoglienza per i rifugiati in Uganda.ย I suoi lavori sono stati pubblicati con amplio spazio, su riviste nazionali e internazionali, tra Le Monde, Der Spiegel, The New York Times, Al- Jazeera, Internazionale e Lโ€™Espresso tra gli altri.ย Resilientย รจ il suo primo libro.

Resilient di Marco Gualazzini

Resilientย รจ la mostra curata da Alessandro Mauro, che prevede l’esposizione di quaranta fotografie che raccontano il reportage in Africa dal 2009 al 2018.
La resilienza รจ la capacitร  di un sistema di adattarsi al cambiamento e Marco Gualazzini nel suo lavoro cerca di testimoniare in che modo il continente africano reagisca ai problemi e alle crisi che lo flagellano con una capacitร  di resilienza straordinaria e insieme drammatica. Le immagini in mostra sono il frutto di un lungo lavoro di quasi dieci anni che hanno portato lโ€™autore ad esplorare lโ€™Africa alla ricerca di storie e vicende inedite.
รˆ il caso delle sue immagini del Congo, paese piegato dalle credenze popolari e dal rapporto tra religione e stregoneria, dove chi soffre di malattie mentali viene tuttora considerato un indemoniato e lo stupro รจ usato come arma di guerra (ogni anno vengono stuprate 15.000 donne) o il Mali tormentato dalla guerra e dalle infiltrazioni islamiste nellโ€™Africa subsahariana.
Nei suoi reportage Gualazzini documenta le condizioni del Sudan del Sud e della Somalia, uno tra i paesi piรน pericolosi e meno accessibili per stranieri e giornalisti.
Durante il suo ultimo viaggio, nel 2018, il fotografo ha testimoniato la grave crisi umanitaria in corso lungo il bacino del lago Ciad, dovuta alla desertificazione come conseguenza del cambiamento climatico.
Le immagini, di grande forza compositiva e impatto giornalistico, compongono un racconto fotografico straordinario e importante e ci regalano uno sguardo ravvicinato, partecipe e attento, sulla nostra realtร .
La mostra รจ aperta al pubblico fino al 24 marzo a Forma Meravigli a Milano.

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