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Primo giorno di scuola, i riti scaramantici degli studenti

Tra banchi “fortunati”, talismani e altri gesti “magici”, ecco i più in voga tra i ragazzi e gli studenti alle prese con il primo giorno di scuola

MILANO – C’è chi non entra mai per primo in classe, o chi indossa solo qualcosa di nuovo. C’è chi ascolta ogni volta una determinata canzone e chi si siede sempre vicino allo stesso compagno. E non manca chi porta in classe un oggetto a cui è particolarmente legato. Come ogni momento significativo della vita degli studenti, il ritorno a scuola significa anche riti e tradizioni: ma quali sono i più in voga tra i ragazzi? Ha provato a scoprirlo una web survey di Skuola.net. Su circa 8mila intervistati, quasi 1 su 4 ammette di aver un personale rituale propiziatorio per il primo giorno di scuola. Ecco quelli più diffusi.

I RITI PIU’ GETTONATI – Il più quotato? Sedersi ogni anno vicino allo stesso compagno di classe (14%): squadra che vince, insomma, non si cambia. Molti portano con sé dei portafortuna (12%). Gettonatissimo anche l’ascolto di una determinata canzone che, ogni anno, viene dedicata al momento di tornare tra i banchi (11%). Anche il vestiario, però, gioca la sua parte: tra i riti scaramantici più votati troviamo, così, indossare indumenti considerati “fortunati” (8%). Scendendo nella classifica, non può mancare la scelta del banco “propizio” (7%) e il tradizionale selfie di classe (6%). C’è poi chi dedica particolare attenzione alla colazione che dà il via al giorno del ritorno sui banchi di scuola (4%) e alle frasi di buon auspicio per il nuovo anno da scrivere sul diario dei compagni (3%).

LE CONFESSIONI PIU’ ORIGINALI – Ma il racconto delle superstizioni da primo giorno di scuola non finisce qui. Skuola.net ha interpellato gli studenti affinché svelassero quelle più strane ed esilaranti. E non mancano delle sorprese. “Il primo giorno di scuola conto da 100 scalando fino a 0 andando verso la fermata dell’autobus” racconta uno studente. Gesti molto precisi, con poteri quasi magici: “Entro a scuola con il piede destro, e la sera prima leggo un libro in particolare”; “Non entro mai per primo in classe”; “Devo avere i capelli sciolti”; “Mi faccio accompagnare dai miei, se così non è l’anno va male”.

VESTIARIO E BUONI PROPOSITI – Ma la lista continua. Anno (scolastico) nuovo, vita nuova: così deve essere “nuovo” anche l’outfit: “Compro sempre vestiti e scarpe nuove per il primo giorno di scuola”. Rispondono all’appello anche quegli studenti che trovano presagi nelle condizioni metereologiche, portatori di antiche credenze popolari: “Se è brutto tempo il primo giorno di scuola l’anno sarà positivo. Brutto di mattina il bell’anno si avvicina!” Ovviamente, poi, il primo giorno di scuola è anche un momento di buoni propositi. Per questo il rituale magico, per alcuni studenti, può essere quello di comportarsi bene o, per lo meno, meglio del solito. Ecco che, quindi, un ragazzo confessa: “Questo è l’unico giorno di scuola in cui arrivo in orario!”.

 

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