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“Nuvole e lenzuola” dei Negramaro e la nostalgia dei ricordi

I Negramaro in "Nuvole e lenzuola" approfondiscono quanto possa essere forte e pesante la nostalgia e il peso dei ricordi
MILANO – Nuvole e lenzuola è la canzone dell’album Mentre tutto scorre, scritta da Giuliano Sangiorgi, frontman dei Negramaro. La canzone è uscita inizialmente come singolo nel 2006 ed è arrivato alla terza posizione della classifica italiana di Airplay Radiofonico. Inoltre il pezzo è stato presentato al Festivalbar del 2006, appunto, e per questa performance il gruppo salentino si è aggiudicato il riconoscimento come Best Performer. Nuvole e lenzuola è una canzone d’amore, che per il suo testo complicato e per il suo linguaggio icastico può essere paragonato ad una poesia. Ma di cosa parla questo testo?

I ricordi che fanno male

Il testo di questa bellissima canzone racconta di un uomo che si sofferma a pensare al suo passato, alla sua storia d’amore di ieri. Le nuvole, che rappresentano i ricordi, riaffiorano e distruggono la serenità del presente: sono dei ricordi strazianti, proprio perché riportano alla mente immagini nostalgiche di un amore che non c’è più. Proprio quando sembra di aver raggiunto finalmente un equilibrio generale, il passato ritorna prepotentemente per sconvolgere la quiete e la serenità apparentemente.

Ore che lente e inesorabili
Attraversano il silenzio del mio cielo
Per poi nascondersi ad un tratto
Dietro nuvole che straziano il sereno
Sentirle riaffiorare quando tutto
Sembra aver trovato il giusto peso

L’io lirico vorrebbe strappare al tempo tiranno queste immagini del passato e renderle immobili ed eterne. Ma purtroppo il tempo non si può fermare e quindi bisogna farsene una ragione ed accettare che i giorni andati, gli antichi baci e gli abbracci ormai spezzati non appartengono più al tempo presente. Ma l’uomo che si autoaccusa “distratto, stupido e testardo”, non riesce a chiudere con i ricordi e “come sempre torna a farlo”, per poter rivivere quell’istante con il suo vecchio amore.

Distratto, stupido e testardo
Come sempre provo a farlo
Ho deciso di fermarlo
Per poterti avere ancora
Non dire una parola
Sperando che non se ne accorga
Ho strappato via anche l’ultima mezz’ora
Pensando che sia l’unica maniera
Per sentirti qui vicino ancora

Il testo

Ore che lente e inesorabili
Attraversano il silenzio del mio cielo
Per poi nascondersi ad un tratto
Dietro nuvole che straziano il sereno
Sentirle riaffiorare quando tutto
Sembra aver trovato il giusto peso
Aver la voglia di rubarle al tempo
Per potergli dare tutto un altro senso
Distratto, stupido e testardo
Come sempre provo a farlo
Ho deciso di fermarlo
Per poterti avere ancora
Non dire una parola
Sperando che non se ne accorga
Ho strappato via anche l’ultima mezz’ora
Pensando che sia l’unica maniera
Per sentirti qui vicino ancora
Sempre più stupido e testardo
Come sempre torno a farlo
E di nuovo per fermarlo
E poterti dire ancora
Tra nuvole e lenzuola
Non farlo per un’ora
Non farlo mai per ora
E stringimi allora
Tra nuvole e lenzuola
Non dire una parola
Non dire una parola
Non dire una
Ore, che lente e inossidabili
Attraversano il silenzio del mio cielo
E si nascondono ad un tratto
Dietro nuvole che straziano il sereno
Le senti riaffiorare quando tutto
Tutto sembra aver trovato il giusto peso
Aver la voglia di rubarle al tempo
Per potergli dare ancora un altro senso ancora
Stringimi allora
Tra nuvole e lenzuola
Non dire una parola
Non farlo mai per ora
Abbracciami ancora
Tra nuvole e lenzuola
Non dire una parola
Non dire una parola
Non dire una
Ore che lente e inossidabili
Attraversano il silenzio del mio cielo
E si nascondono ad un tratto
Dietro nuvole che straziano il sereno
Le senti riaffiorare quando tutto
Sembra aver trovato il giusto peso
Aver la voglia di rubarle al tempo
Per potergli dare ancora un altro senso ancora
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