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Leonardo Sciascia, le frasi e gli aforismi più celebri

Scrittore tra i migliori del Novecento, polemista e giornalista, brillante saggista, punto di riferimento anche in politica per diverse generazioni, Leonardo Sciascia

 MILANO  – Scrittore tra i migliori del Novecento, polemista e giornalista, brillante saggista, punto di riferimento anche in politica per diverse generazioni, oggi ricorre l’anniversario della nascita di Leonardo Sciascia. Spirito libero e anticonformista, lucidissimo e impietoso critico del nostro tempo, è stato una delle grandi figure del Novecento italiano ed europeo. Ecco le sue frasi più celebri.

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“La contraddizione definisce Palermo. Pena antica e dolore nuovo, le pietre dei falansteri impastate di sangue ma anche di sudore onesto. La Mafia che distribuisce equamente lavoro e morte, soperchieria e protezione.”


“La sicurezza del potere si fonda sull’insicurezza dei cittadini.”

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“Nelle statistiche criminali relative alla Sicilia e nelle combinazioni del giuoco del lotto, tra corna e morti ammazzati si è istituito un più frequente rapporto. L’omicidio passionale si scopre subito: ed entra dunque nell’indice attivo della polizia; l’omicidio passionale si paga poco: ed entra perciò nell’indice attivo della mafia.”

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“Sai cos’è la nostra vita? La tua e la mia? Un sogno fatto in Sicilia. Forse stiamo ancora lì e stiamo sognando.”

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“Forse tutta l’Italia va diventando Sicilia… A me è venuta una fantasia, leggendo sui giornali gli scandali di quel governo regionale: gli scienziati dicono che la linea della palma, cioè il clima che è propizio alla vegetazione della palma, viene su, verso il nord, di cinquecento metri, mi pare, ogni anno… La linea della palma… Io invece dico: la linea del caffè ristretto, del caffè concentrato… E sale come l’ago di mercurio di un termometro, questa linea della palma, del caffè forte, degli scandali: su su per l’Italia, ed è già oltre Roma…”

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“A un certo punto della vita non è la speranza l’ultima a morire, ma il morire è l’ultima speranza.”

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“È una cosa talmente semplice fare all’amore… È come aver sete e bere. Non c’è niente di più semplice che aver sete e bere; essere soddisfatti nel bere e nell’aver bevuto; non aver più sete. Semplicissimo.”

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“Nulla di sé e del mondo sa la generalità degli uomini, se la letteratura non glielo apprende.”

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“Un libro, dunque, è come riscritto in ogni epoca in cui lo si legge e ogni volta che lo si legge. E sarebbe allora il rileggere un leggere: ma un leggere inconsapevolmente carico di tutto ciò che tra una lettura e l’altra è passato su quel libro e attraverso quel libro, nella storia umana e dentro di noi.”

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“La nostra giornata è fatta, come tutta la vita, di misteriose rispondenze, di sottili collegamenti.”

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“Quando c’è in giro tanta pietà per gli animali, pochissima ne resta per l’uomo.”

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“Si è così profondi, ormai, che non si vede più niente. A forza di andare in profondità, si è sprofondati. Soltanto l’intelligenza, l’intelligenza che è anche ‘leggerezza’, che sa essere ‘leggera’, può sperare di risalire alla superficialità, alla banalità.”

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“Tutti i nodi vengono al pettine. Quando c’è il pettine.”

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“Un orologio che va male non segna mai l’ora esatta, un orologio fermo la segna due volte al giorno.”
“Un’idea morta produce più fanatismo di un’idea viva; anzi soltanto quella morta ne produce. Poiché gli stupidi, come i corvi, sentono solo le cose morte.”

 

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