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Le parole che hanno avuto origine da personaggi famosi

Lo sapevate che Lapalissiano" ha origine da Jacques de La Palice, un maresciallo francese? Ecco 9 parole che hanno origine da personaggi famosi

MILANO – Sono tante le parole italiane che hanno etimologie bizzarre e curiose. Vi abbiamo già parlato di alcune parole di cui non tutti conoscono l’origine (ad esempio, sapevate che “facchino” in origine significava “teologo”?), e vi abbiamo anche raccontato come sono nati tanti modi di dire che utilizziamo tutti i giorni.

Oggi, invece, parliamo di quelle parole che hanno avuto origine da personaggi, che volenti o nolenti sono entrati nella storia grazie alle loro azioni.

Rocambolesco

Rocambolesco significa “degno di Rocambole, il personaggio protagonista dei romanzi d’appendice di du Terrail, uno scrittore francese dell’Ottocento. Al malcapitato Rocambole accadevano sempre avventure incredibili, che coinvolgevano fughe precipitose, corse affannate, un susseguirsi di eventi. Da qui, il termine rocambolesco si utilizza per indicare azioni audaci, spericolate e precipitose.

Silhouette

Durante il regno di Luigi XV in Francia ci fu un odiato ministro delle finanze, di nome Etienne de Silhouette. Per rimpinguare le carenti risorse dello stato francese, il ministro iniziò a tassare tutto ciò che poteva denotare ricchezza e opulenza. Famoso per la sua politica amministrativa rigida ed essenziale, il suo nome fu utilizzato in arte per denominare quel tipo di ritratto (profil à la silhouette) in bianco e nero, che schizzava solo i contorni del viso, senza orpelli, decorazioni e rifiniture.

Ortensia

Il nome di questo fiore c’entra con una storia d’amore: il naturalista francese Philibert de Commerson, di ritorno da un viaggio nell’emisfero australe per raccogliere le specie più diverse di piante e fiori, donò alla dama di cui era innamorato il fiore più bello da lui colto. La dama si chiamava Hortense Barré, e il fiore da quel giorno si chiamò Ortensia.

Fuchsia

Sempre restando in tema floreale, la pianta della fuchsia prende il nome da Leonhart Fuchs, un illustre botanico tedesco del Cinquecento, autore di un libro importantissimo sugli usi medicinali delle piante. Quando, due secoli dopo, il botanico francese Charles Plumier scoprì nelle isole caraibiche un nuovo fiore dal colore vivacissimo, decise di chiamarlo Fuchsia, in onore del maestro.

Boicottare

Il boicottaggio è un atto di protesta che consiste nel rifiutarsi di aderire a un servizio, acquistare un prodotto, avere a che fare con una persona, organizzazione, azienda, istituzione politica. La parola ha origini inglesi, nella fattispecie da un latifondista di nome Charles Cunningham Boycott, non particolarmente amato dai suoi contadini e concittadini. Dopo la decisione di Boycott di non diminuire le tasse sul latifondo, per protesta i concittadini smisero di rivolgergli la parola, di consegnarli la posta, e di servirlo nei negozi.

Linciaggio

Per “linciaggio” si intende un insieme di atti violenti compiuti da una folla inferocita, aizzata contro una o più persone. Il termine ha origine in America, durante la Rivoluzione Americana, quando Charles Lynch fu incaricato dai latifondisti di etnia bianca di reprimere i crimini degli schiavi neri senza effettuare regolari processi. Ciò diede il via a una serie di esecuzioni sommarie di massa, denominate appunto “linciaggi”.

Sciovinismo

La parola indica un patriottismo talmente esagerato da sfociare nel fanatismo, significato esteso spesso anche al di là dell’ambito patriottico e politico. Il termine ha origine da Nicolas Chauvin, un leggendario soldato francese e patriota la cui fedeltà alla patria in battaglia sarebbero stati particolarmente apprezzati da Napoleone. In realtà Chauvin non è mai esistito, era un personaggio inventato dal teatro popolare dei vaudeville e delle commedie, per indicare il tipico patriota invasato.

Damigiana

La damigiana è un grosso recipiente tondeggiante per conservare il vino. Pare che il nome derivi da un’ignota donna francese famose per le sue forme morbide, Dame Jeanne. Alcuni linguisti pensano che la dama in questione potesse essere di Giovanna d’Angiò regina di Sicilia, che nel 1347 fuggì da Napoli per rifugiarsi nella sua contea di origine in Provenza.

Lapalissiano

Jacques de Chabannes, signore di La Palice (o Lapalisse), era un maresciallo dell’esercito dei Valois morto durante l’assedio della città di Pavia nel 1525. Per ricordarlo, i suoi soldati inventarono una canzone celebrativa, la cui ultima strofa terminava con “Se non fosse morto farebbe ancora invidia”. Col tempo, a causa dell’omofonia tra l’espressione envie (invidia) e en vie (in vita), la strofa divenne “Se non fosse morto sarebbe ancora in vita”. La canzone divenne così una canzonetta ironica, e sopravvisse nei secoli fin quando non fu coniato l’aggettivo “lapalissiano”: si parla di verità lapalissiana per indicare qualcosa di ovvio ed evidente. Curiosità: in Francia la città di Lapalisse esiste tutt’ora.

 

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