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Le 5 più innovative scuole al mondo

Molte scuole al mondo focalizzano il loro metodo di studio incentrandolo non tanto sul superamento degli esami, ma nell' ottenere i migliori risultati di apprendimento nell'era moderna e digitale

MILANO – L’innovazione nell’istruzione può riguardare un sacco di aspetti come implementare nuove tecnologie o metodi di insegnamento, organizzare gite, trasgredire le solite norme o avviare progetti di collaborazione con la comunità sociale. Molte scuole al mondo focalizzano il loro metodo di studio incentrandolo non tanto sul superamento degli esami ma quanto a stabilire la cultura, i sistemi e le pratiche necessarie per promuovere le caratteristiche e le condizioni chiave che sappiamo necessarie per ottenere i migliori risultati di apprendimento nell’era moderna e digitale.  Il sito Business Insider ce ne presenta alcune

AltSchool, San Francisco. La scuola di Silicon Valley

Alt School pone fine all’educazione tradizionale, puntando a migliorare le abilità tecnologiche aiutando i bambini ad imparare a pensare in modo flessibile per potersi poi adattare al cambiamento nel mondo. Gli alunni che la frequentano non usano carta e penna ma IPad, al posto dei compiti hanno una playlist di attività e per disegnare usano software di progettazione 3D.

Steve Jobs School, Amsterdam. La scuola che la pensa in modo differente

La Steve Jobs School, che con il suo nome omaggia Steve Jobs, rifiuta in pieno la saggezza tradizionale. Il fondatore della scuols Maurice de Hond, ha affermato che ogni studente inizia il suo percorso scolastico con un piano di sviluppo individuale (IDP) che viene valutato e regolato ogni sei settimane dal bambino, dai genitori e dall’allenatore (La scuola non li chiama “insegnanti”). Sulla base del risultato dell’IDP, al bambino vengono poste nuove sfide di apprendimento personali. Tutti gli studenti della scuola di 4° e 12° grado, ricevono IPad carichi di applicazioni per guidare l’apprendimento personalizzato.

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Brightworks School, San Francisco. La scuola che insegna a “farsi male”

Creata dal visionario Gever Tulley nel 2011, la Brightworks School aiuta e stimola a compiere quella serie di azioni considerate pericolose dai genitori di ogni bambino.  I ragazzi fino ai 12 anni, così, si sporcano, giocano con il fuoco, distruggono gli elettrodomestici e creano oggetti d’arte. La scuola è ospitata in un magazzino espansivo pieno di arte e teatri improvvisati, in cui gli oggetti devono essere necessariamente toccati per stimolare il lato creativo dei bambini. “Invitiamo gli studenti a essere gli autori della loro istruzione, abbracciando e sostenendo l’individuo e l’unicità delle competenze e degli interessi che li motivano. Il mondo ha bisogno di più persone che vedono le sfide più difficili come puzzle interessanti e hanno la capacità creativa, le competenze e la tenacia per realizzare il cambiamento”, affermano i coordinatori della scuola.

Makoko Floating School, Lagos. La scuola che galleggia

Nel quartiere galleggiante di Makoko, questa scuola serve come spazio di apprendimento comune e esempio per i progetti di costruzione futuri nelle regioni costiere dell’Africa. Il telaio triangolare di Makoko è alto tre piani, costruito per resistere agli elevati livelli di acqua nella laguna. A 1.000 metri quadrati, la scuola (creata dall’architettura NLÉ, la Fondazione Heinrich Böll e le Nazioni Unite) comprende un’area giochi, i bagni e le aule,tutte in grado di ospitare fino a 100 studenti o residenti. L’ONU stima che entro il 2050, 28 paesi africani vedranno la loro popolazione raddoppiare. Considerando che l’Africa ha attualmente la distribuzione più giovane delle regioni globali, c’è sempre una necessità di aiutare i bambini che non hanno accesso ai servizi di base.

Egalia Pre-school, Stoccolma. La scuola senza distinzioni di genere

Il sistema scolastico Egalia si fonda sulla totale uguaglianza tra gli studenti. Il sistema è composto da due scuole, Egalia e Nicolaigården, che respingono i pronomi basati sul genere nel formare i bambini a pensare l’un l’altro a condizioni eque. Invece di “lui” e “lei”, i bambini vengono chiamati con i loro nomi. Fa parte di una missione per evitare discriminazioni di tutti i tipi. I bambini imparano a giudicare l’un l’altro sulle loro azioni, non sugli stereotipi. Niente più azzurro per i maschi e rosa per le femmine, niente più cartelli con suddivisioni di genere; massima libertà nel vestire i bambini, attività didattiche e testi adottati rigorosamente unisex

 

 
 
 
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