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Le 10 parole inglesi del linguaggio social che potremmo dire in italiano

"Troll", "Fake": sono solo alcune delle parole inglesi che usiamo quotidianamente sui nostri social. Ecco le 10 più usate, e la loro traduzione in italiano

MILANO – L’italiano, si sa,  risente parecchio dell’influsso della lingua inglese, sia nel parlato che nello scritto. Sono tanti gli ambiti in cui la lingua inglese sembra essere preponderante rispetto all’italiano, e uno di questi è sicuramente quello dei social media. Tuttavia, molte delle parole inglesi usate quotidianamente da tutti noi  sui social hanno una traduzione italiana che potremmo benissimo usare. Ecco quali sono le 10 parole social più usate, e la loro versione in italiano.

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Social media

Il primo termine è proprio social media. In italiano si potrebbe dire “piattaforma sociale”, o “rete sociale”, ma entrambe queste definizioni suonano obsolete e poco funzionali. Questo è il problema principale che riguarda tutti gli inglesismi tipici dei social media: molto spesso esistono delle perfette traduzioni in italiano, ma non sono utilizzate dai parlanti perché percepite come vecchie, inadeguate o troppo lunghe.

Selfie

La parola selfie ha soppiantato definitivamente il termine ‘italiano “autoscatto”, che tendiamo ad associare esclusivamente alla funzione “autoscatto” delle telecamere.

Followare

“Followare” è forse uno degli inglesismi più in voga ultimamente. La mania di utilizzare l’inglese anche quando non ce ne sarebbe bisogno fa sì che ci venga più spontaneo dire “followare” (dall’inglese to follow) al posto dell’italiano “seguire”.

Skippare

“Skippare” viene dal verbo to skip, che significa saltare. Nel linguaggio social, si utilizza il termine skippare soprattutto su Instagram: quando le storie di qualcuno sono troppo numerose o non ci interessano, si “skippano”. L’alternativa italiana altrettanto valida è, appunto, “saltare”.

Postare

Per brevità ormai si tende a dire “postare” anzichè “pubblicare” quando si parla di mettere online un contenuto. Questo succede anche a causa del fatto che il sostantivo post non ha una vera traduzione italiana, se non “pubblicazione”, che è eccessivamente pesante e formale per il linguaggio social.

Taggare

To tag in inglese significa “etichettare”. Si tagga un amico nelle foto o nei commenti a un post, per fargli sapere che un contenuto potrebbe piacergli o interessargli. In italiano si potrebbe dire, appunto, “etichettare” o in alternativa “menzionare”.

Fake

Fake sta per falso, finto. Nel linguaggio social si parla di fake in riferimento a quegli utenti che creano un falso account social attraverso cui (generalmente) spiare altre persone e lasciare commenti sgradevoli sui loro profili.

Bannare

Bannare può essere letteralmente tradotto con “bandire”. E, in effetti, essere bannati da un social network è la versione moderna di quando un re medievale bandiva qualcuno dal villaggio a causa di un comportamento illecito: attraverso il “ban”, la messa al bando, è il gestore del social network a impedire a un utente di accedervi, a tempo determinato o indeterminato, a causa di un’infrazione delle regole comportamentali.

Loggarsi

To log in ha il vantaggio di essere un’espressione breve, ed è per questo che è nato il neologismo “loggarsi”. Tuttavia, si può tranquillamente utilizzare il termine italiano “accedere”.

Troll

Parente del profilo fake, il troll è un altro personaggio fastidioso con cui avere a che fare sui socia network. Un troll è quell’account che interviene a gamba tesa nelle discussioni social, commentando con cattiverie al solo scopo di creare confusione e litigio. Non è un caso che spesso chi adotta questi comportamenti utilizza un profilo fake per farlo…

Swipe up

Ecco un’altra parola tipica del linguaggio di Instagram: se in una storia è inserito il link a un sito web, per aprirlo bisogna scorrere in alto con il dito. Questa azione (“scorri in alto”) si esprime solitamente attraverso l’inglese swipe up. 

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