MILANO – In Norvegia esiste una città da sogno, immersa tra i fiordi nordici: questo posto è Mundal, la “booktown” norvegese, un luogo dove ci sono più libri che persone e dove si legge veramente ovunque.
Libri e fiordi norvegesi, la “città dei libri”
Un logo da sogno la “booktown” della Norvegia, vicino a Fjærland, Mundal. Beh, in effetti definirla “town” (città) sarebbe alquanto esagerato. Di fatti, qui a Mundal, vivono solo 280 persone ma nonostante ciò è davvero un posto unico al mondo; prima di tutto c’è da considerare lo scenario da sogno in cui nasce questo paesino, ossia un luogo immerso nei fiordi norvegesi, che tra un laghetto, flora rigogliosa e fauna selvatica, nasconde un’insieme di casette colorate che si fondono con l’azzurro del cielo e l’intenso verde dei monti nordici. Già questo basterebbe per descrivere Mundal come un posto veramente straordinario, anche se sconosciuto e un po’ nascosto. Ma c’è di più, in giro per Mundal è pieno di libri; per la precisione ce ne sono 150.000, in costante aggiornamento (i libri cult però rimangono sempre). Sembra veramente che da qualsiasi parte uno si volti trovi dei libri: in bar, negozi, sale d’attesa, uffici pubblici, persino le stalle sono state convertite in piccole librerie. Una vera meraviglia di paese, dove i libri sono più degli abitanti, pieno anche di negozietti di seconda mano, bancarelle, scaffali vista fiordi e, soprattutto, di luoghi dove poter leggere e immergersi nelle pagine di storie più disparate.
Una società più civile
In questa cittadina della Norvegia, dove la microsocietà delle persone che la abita sembra ancora conservare un senso civico ormai tipico solo dei paesi nordici, specie se non sono grandi metropoli, seppur piccola e sconosciuta, è il grande esempio di una società che mantiene ben saldi i propri valori del rispetto dell’ambiente, della natura, soprattutto della cultura, in poche parole della civiltà con la C maiuscola. Uscendo dai confini di questo paesino, quindi, viene spontaneo pensare che se la società leggesse di più sarebbe una società più civile, tollerante e anche più acculturata; insomma renderebbe il mondo un posto più simile a Mundal.
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