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Autobus in fiamme a San Donato Milanese, un ragazzino con una telefonata ha dato l’allarme

L'autobus con 51 studenti della scuola media di Crema è stata sequestrata e minacciata dall'autista, che ha dato fiamme al mezzo. Le ultime notizie

MILANO – “Ci ha ammanettati e ci minacciava. Diceva che se ci muovevamo, versava la benzina e accendeva il fuoco”, racconta una studentessa della scuola media, che insieme ai suoi compagni di classe della Scuola Media Vailati di Crema è stata vittima di un sequestro da parte dell’autista dell’autobus. Stamattina infatti, a San Donato Milanese, l’autobus della scolaresca di Crema è stato dirottato verso Linate: legati i polsi con fascette da elettricista, ha dato fuoco al mezzo. Grazie alla chiamata da parte di uno dei ragazzini, sono intervenuti i carabinieri. Nessuno è rimasto ferito, anche se alcuni studenti e adulti sono stati portati in ospedale per escoriazioni e intossicazioni.

Grazie all’intervento dei carabinieri, nessuno degli studenti è rimasto ferito, anche se 12 studenti sono stati portati in ospedale in codice verde; anche 2 adulti sono stati ricoverati, di cui uno in codice giallo. L’autista, un 47enne di origini senegalesi con diritto di cittadinanza, ha riportato ferite alle mani a causa di ustioni: è stato portato in ospedale a Niguarda. Ousseynou Sy aveva dei precedenti penali per guida in stato di ubriachezza e per un caso di violenza sessuale su minore. È l’ex marito di una donna italiana e padre di due ragazzi di 12 e 18 anni. Al momento è indagato per strage e sequestro di persona aggravato dalla minore età delle persone coinvolte.

Secondo le testimonianze l’uomo doveva accompagnare le due classi della scuola media Vailati di Crema in palestra, ma invece ha deviato il percorso, percorrendo la Provinciale 415, la Paullese. L’autista ad un certo punto ha iniziato a urlare, mostrando una tanica di benzina e un accendino e dicendo – secondo una delle testimonianze da confermare – “Adesso andiamo in aeroporto”. “Voglio farla finita, vanno fermate le morti nel Mediterraneo” urlava, secondo le prime ricostruzioni ottenute.
Il direttore delle Autoguidovie di Crema, la compagnia per la quale l’autista lavorava, definisce l’uomo in questione come una persona che negli ultimi periodi non ha mai dato segni di squilibrio: “L’uomo, nostro collaboratore almeno dal 2002, dal 2004 era in servizio a tempo pieno. Negli anni non ha mai dato segnali di squilibrio, né avevamo mai ricevuto reclami sulla sua condotta come autista. A livello di compartimento aziendale (Crema e zone limitrofe) non eravamo a conoscenza dei suoi precedenti penali”.

Via: La Repubblica

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