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Asta da sei milioni di sterline per Egon Schiele

All'asta da Sotheby’s un dipinto del 1912 di Egon Schiele intitolato "Triestiner Fischerboot", per una cifra di £6,000,000...

MILANO – Mentre il mondo dell’arte si adopera freneticamente ad organizzare e proporre mostre su Egon Schiele in occasione della ricorrenza dei 100 anni dalla sua morte, la casa d’aste Sotheby’s mette per la prima volta all’asta un suo dipinto per la cifra di £6,000,000-8,000,000.

All’asta Triestiner Fischerboot di Egon Schiele

Mentre il mondo dell’arte si adopera freneticamente ad organizzare e proporre mostre su Egon Schiele in occasione della ricorrenza dei 100 anni dalla sua morte, la casa d’aste Sotheby’s mette per la prima volta all’asta un suo dipinto realizzato nel 1912 intitolato Triestiner Fischerboot (Trieste Fishing Boat). Rimasto in una collezione privata dal 1962, il quadro verrà presentato all’asta il 26 febbraio con una stima di £6,000,000-8,000,000.

La storia dietro all’opera

Quest’opera occupa una posizione speciale all’interno della produzione dell’artista, essendo stato dipinto all’indomani di quella che fu probabilmente l’esperienza più tumultuosa e in grado di sconvolgergli la vita. Uscito da un breve periodo di detenzione a Neulengbach in Austria e respinto dalla comunità locale, la visita di Schiele nella Trieste del 1912 è motivata dal desiderio di sottrarsi ai tristi ricordi del passato recente e di rivivere i ricordi delle visite precedenti in compagnia della amata sorella. Nell’estate dell’anno precedente, infatti, Schiele e la modella Wally Neuzil si stabiliscono a Neulengbach alla ricerca di nuova ispirazione ma lo stile di vita bohémien dell’artista scandalizza i suoi vicini più conservatori. La coppia viene a trovarsi in una posizione precaria quando la figlia di un ufficiale di marina in pensione chiede il loro aiuto per fuggire e, sebbene i due riportino la giovane dai genitori, l’artista viene arrestato e processato. L’esperienza e la perdita di libertà che ciò gli causa, hanno un importante effetto sulla vita e sulla produzione di Schiele. Alla deriva in quello che sembra essere un mare aperto, la barca in questo dipinto può essere vista come potente simbolo dello stato d’animo dell’artista.

Lo stile

Adottando un formato quadrato per questo lavoro, Schiele sfida la tradizionale nozione di prospettiva nella pittura di paesaggi che prevedeva un primo piano e uno sfondo. Al contrario, trasforma la tela in una composizione di motivi e forme con un minimo o nessun riferimento alla prospettiva. In questo è influenzato da Gustav Klimt, suo amico e contemporaneo, che utilizzava il formato quadrato per i suoi paesaggi sin dagli ultimi anni del diciannovesimo secolo, più o meno nello stesso periodo in cui Claude Monet inizia a servirsi di una tela quadrata per dipingere le ninfee. La prospettiva vertiginosa e appiattita del dipinto e l’uso audace di chiazze luminose di colore puro sono un distillato della riorganizzazione della forma di Schiele all’interno della pittura europea d’avanguardia.

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