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“Revival”, un racconto parte di una storia più grande

Ecco la recensione di "Revival" di Stephen King. "Revival" è il racconto di due vite, quella che King ha vissuto e quella che avrebbe potuto vivere

Un altro libro di quasi 500 pagine, bevuto, o divorato, come fosse un cibo delizioso, leggero, ma sempre piccantino. Revival e” una nuova storia che King ci offre, e chissà che non sia l”ennesimo tassello di una storia più grande, più vasta, che comprende tutto ciò che lui ci sta raccontando, una storia che ci sta portando in un mondo suo. What if ? Cosa succederebbe se fosse vero ? Allora ? Se fosse così ? Io comincio a pensarlo. Per almeno un centinaio di pagine King ci mette tra i piedi un ragazzino e la sua storia, legata in qualche modo ad un prete, che genera subito brutti pensieri, ma via via che si procede, il prete se ne va per la sua strada, il ragazzo cresce, si libera da certi pericoli, e ne abbraccia altri. Ed ecco che quel chiodo piantato all”inizio del cammino acquista valore.

Il prete sembra rientrare in scena per svolgere il suo vero ruolo, per salvare le pecorelle smarrite e King ci porta in giro per le piazze, ad assistere a qualcosa che a volte sembra una banale esibizione e a volte sembra un pericolo effettivo, ma spesso sembra vera salvezza, luce, addirittura miracolo. Per la terza volta il protagonista si fida, di se e degli altri, ma pure nella fiducia, anche nella quasi certezza, l”uomo e” sempre accompagnato dal dubbio, da strani flash, da strane voci, che ascoltiamo si e ascoltiamo no, perché qualcosa di più forte ci attira.

Sarà il pericolo ? Sarà l”adrenalina del proibito ? Il mistero ? Il mondo preparato per noi dal Re ? O sarà la ricerca perpetua della Verità ? “Ecco uno dei problemi della verità, Jamie. Rende le persone diffidenti.”

Claudio Della Pietà

21 settembre 2015

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