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”Camaiore, 25 dicembre 12078” di Marco Trogi, il caso letterario all’estero poco conosciuto in Italia

Anche i nuovi autori fuggono... Perché in Italia gli autori di talento non trovano spazio, mentre all'estero conquistano praterie? Ecco un esempio fra molti: Marco Trogi è uno scrittore toscano...

Anche i nuovi autori fuggono… Perché in Italia gli autori di talento non trovano spazio, mentre all’estero conquistano praterie? Ecco un esempio fra molti: Marco Trogi è uno scrittore toscano, appena al suo secondo lavoro ma con al suo attivo già due premi letterari e due nomination a ‘Lo scrittore toscano dell’anno’.

Camaiore, 25 dicembre 12078‘, è il suo ultimo romanzo, pubblicato in self publishing con Youcanprint, poiché, come mi spiegò simpaticamente lo stesso autore durante un’intervista, in Italia se paghi, gli editori ti fanno pubblicare, se non paghi ti arrangi. Appena uscito, il book trailer del suo romanzo, un video fai da te realizzato artigianalmente con il programmino di Windows, supera in poco tempo le 13.000 visualizzazioni su youtube. Il Comune di Camaiore, città dove è ambientato il libro, rifiuta di patrocinarne la presentazione, ufficialmente a causa del linguaggio usato un certi dialoghi, ritenuto scurrile e inadeguato a una presentazione a carattere ‘istituzionale’.

C’è da notare che il linguaggio in questione non è nient”altro che vernacolo versiliese, niente di più osceno, quindi, di una puntata di ‘Avanti un altro’ di Bonolis o di una qualsiasi simpatica gag di Panariello o Pieraccioni. Naturalmente, anche le amministrazioni limitrofe, per non sconfessare il buon vicino, si adeguano alla linea di censura avviata dall”amministrazione di Camaiore. Ne scoppia un caso dove anche la stampa si schiera dalla parte dell’autore. Conclusione: oggi, a distanza di circa un anno dall”uscita del romanzo, Marco Trogi non è ancora riuscito a presentare ufficialmente il suo libro e lui, a questo punto, se ne frega, e secondo me fa anche bene. Pochi mesi fa, infatti, il colosso dell”editoria americano ‘America Star Books’, acquisisce, senza chiedere né un euro, né un dollaro, i diritti per la traduzione e la pubblicazione negli Stati Uniti, Gran Bretagna e Canada, del suo romanzo.

A questo punto viene spontanea una riflessione: ma, siamo noi ad essere ‘scialoni’ o all’estero ci vedono più lungo? Non voglio entrare troppo nei meriti di questo scrittore e del suo lavoro, anche se devo dire che il suo romanzo mi è piaciuto particolarmente, soprattutto per la freschezza delle idee, prendo solo la cosa come pretesto per sottolineare, nel caso ce ne fosse ancora bisogno, quanta presunzione di superiorità ci portiamo addosso noi italiani: critichiamo, scartiamo e buttiamo via, mentre all’estero, dalla nostra spazzatura creano business.. Che sia una questione di raccolta differenziata?

Andrea Genovali

21 novembre 2014

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