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Se devi amarmi, la poesia su un amore che non conosce ragioni ne limiti

Se devi amarmi è una poesia di Elizabeth Barrett Browing, grande poetessa inglese, nota per i suoi versi d’amore.

“Se devi amarmi, per null’altro sia se non che per amore”. Elizabeth Barrett Browing ci ha raccontato dell’amore, dell’amore incondizionato verso suo marito, Robert Browning, e per una vita fatta di questo nobile sentimento. Una grande poetessa, scappata a Firenze insieme alla sua famiglia, che ha saputo lasciarci questi versi commoventi. Se devi amarmi parla dell’amore incondizionato, quello che non conosce banali motivazioni d’esistere, ma esiste perché è, nella sua essenza più pura.

Se devi amarmi

Se devi amarmi, per null’altro sia
se non che per amore.
Mai non dire:
t’amo per il sorriso,
per lo sguardo,
la gentilezza del parlare,
il modo di pensare così conforme al mio,
che mi rese sereno un giorno.
Queste son tutte cose
che possono mutare, amato,
in sé o per te, un amore
così sorto potrebbe poi morire.
E non amarmi per pietà di lacrime
che bagnino il mio volto.
Può scordare il pianto chi ebbe a lungo il tuo conforto,
e perderti.
Soltanto per amore amami – e per sempre, per l’eternità.

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Poesia d’amore

Se devi amarmi, per null’altro sia se non che per amore. Così inizia questa poesia. Con la richiesta di un amore puro, che non conosce spiegazioni e motivazioni. Di quelli che alla domanda “perché mi ami”, non sa rispondere, perché l’amore non conosce spiegazioni quando è puro. E perché? Perché le altre cose che compongono una persona, possono mutare, possono svilupparsi e portare alla morte dell’amore. La Browning ci insegna ad amare per l’eternità in questo modo: amando solo per amore. Segno un po’ della sua passionale storia con il marito, che ci fa riflettere ancora su quanto sia possibile provare tutto questo, oggi.

Elizabeth Barrett Browing e l’Italia

Elisabeth Barrett nacque nel 1806 a Durham. Visse un’infanzia privilegiata con i suoi undici fratelli. Il padre aveva fatto fortuna grazie a delle piantagioni di zucchero in Giamaica e aveva comprato una grande tenuta a Malvern Hills, dove Elizabeth trascorreva il tempo andando a cavallo e allestendo spettacoli teatrali con la sua famiglia. Elizabeth, non ancora adulta, aveva già letto Milton, Shakespeare e Dante. All’età di dodici anni scrisse un poema epico. La sua passione per i classici e i metafisici fu bilanciata da un forte spirito religioso.

Fra il 1832 e il 1837, a seguito di dissesti finanziari, la famiglia Barrett traslocò tre volte per poi stabilirsi a Londra. Nel 1838 fu pubblicata la raccolta The Seraphim and Other Poems. Nello stesso periodo, Elizabeth Barrett ebbe gravi problemi di salute che la resero invalida agli arti inferiori e la costrinsero a restare in casa e a frequentare solo due o tre persone oltre ai familiari.

Nel 1844, l’uscita dei Poems la rese una delle più popolari scrittrici del momento. La lettura della sua raccolta di poesie spinse il poeta Robert Browning a scriverle per manifestare il proprio apprezzamento. Nel 1845 si incontrarono e poco dopo, essendo il padre di Elizabeth fieramente contrario alle loro nozze, si sposarono di nascosto e fuggirono insieme a Firenze dove ebbero un figlio, Pen. A Firenze risiedevano in Piazza San Felice, in un appartamento a Palazzo Guidi che oggi è diventato il museo di Casa Guidi, dedicato alla loro memoria.

Elizabeth Barrett Browning pubblicò in seguito Sonnets from the Portuguese (1850), Casa Guidi Windows (1851), Aurora Leigh (1856) e Poems before Congress (raccolta dei suoi poemi, 1860). Fu una grande fautrice del Risorgimento italiano, che descrisse puntualmente, soprattutto gli avvenimenti del 1848-1849 in Casa Guidi Windows. Stimava molto Camillo Benso conte di Cavour e si rattristò per la sua morte.

 

 

 

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