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“Ripenso il tuo sorriso”, la poesia di Montale sull’amicizia

L'amicizia può avere effetti terapeutici. In "Ripenso il tuo sorriso", la poesia di Eugenio Montale dedicata a Boris Kniaseff, il ricordo dell'amico caro può aiutare a combattere il mal di vivere.

Ripenso il tuo sorriso è una poesia di Eugenio Montale che celebra l’amicizia e la capacità di combattere il dolore che comporta il suo ricordo. 

La poesia è contenuta nella raccolta Ossi di seppia (Torino, Piero Gobetti Editore 1925). Una poesia di grande profondità e che rende omaggio ad un sentimento importante, qual è, appunto, l’amicizia. 

Eugenio Montale dedica la poesia al ballerino russo Boris Kniaseff, la cui memoria emerge in un momento di difficoltà del poeta, donandogli consolazione al male di vivere. Il ricordo del caro amico diventa la via per superare il momento di sconforto.

Ripenso il tuo sorriso è il manifesto esplicito di uno stato d’animo, che sorge spesso nei momenti in cui manca qualcosa o la vita non gira nel modo giusto. 

Capita a tanti di noi di ricordare gli amici veri che sono andati via o che non ci sono più. Molte volte, proprio quando non si sta bene fisicamente e mentalmente. Gli amici sono la luce, un punto di approdo dove aggrapparsi per superare le avversità. 

Proviamo a pensare agli amici che abbiamo perso per varie circostanze, molte volte per un semplice disaccordo o come conseguenza di una lite. Dovremmo tutelare l’amicizia e saper superare le incomprensioni. 

Molte volte però gli amici non ci sono veramente più. E allora tornano alla mente nei momenti difficili, regalando un sorriso malinconico. Gli amici ci riportano ad un tempo lontano, ad un periodo in cui la vita ci regalava gioia. 

Questa poesia è una sorta di stimolo naturale al ricordo quale arma per stare bene, riportano in vita quelle cose belle che non ci sono più. Gli amici sono l’essenza dello stare bene, rappresentano quel completamento necessario per affrontare la vita nel migliore dei modi.

Gli amici ricordiamoci fanno svanire la solitudine, riempiono il cuore di energia vitale e ci permettono di vivere l’esistenza con gioia e felicità. 

Ripenso il tuo sorriso di Eugenio Montale

Ripenso il tuo sorriso, ed è per me un’acqua limpida
scorta per avventura tra le petraie d’un greto,
esiguo specchio in cui guardi un’ellera i suoi corimbi;
e su tutto l’abbraccio d’un bianco cielo quieto.

Codesto è il mio ricordo; non saprei dire, o lontano,
se dal tuo volto s’esprime libera un’anima ingenua,
o vero tu sei dei raminghi che il male del mondo estenua
e recano il loro soffrire con sé come un talismano.

Ma questo posso dirti, che la tua pensata effigie
sommerge i crucci estrosi in un’ondata di calma,
e che il tuo aspetto s’insinua nella mia memoria grigia
schietto come la cima d’una giovinetta palma…

Il Significato di Ripenso il tuo sorriso

Nei primi versi della poesia Eugenio Montale ripensa al sorriso dell’amico Boris. Un sorriso che apre la memoria facendola viaggiare verso un momento di magica serenità. 

L’immagine del ricordo evoca consolazione , riscalda il cuore di speranza. Purtroppo la disillusione della vita diventa sempre più evidente nel contrasto che Eugenio Montale pone con il ricordo dell’amico.

Un viaggio che alterna al ricordo di Boris un ambiente duro, arido che rappresenta il momento che sta attraversando il poeta. Il ricordo felice contrasta con un’atmosfera di difficoltà che Montale vive nel suo presente. 

Nella seconda stanza della poesia il poeta si mostra confuso. O meglio mette in dubbio la sua stessa memoria. Non riesce a decifrare se l’immagine dell’amico è quella che riporta alla gioia di una volta o se anch’egli vive il malessere che prova Montale.  

In Ripenso al tuo sorriso il dolore si trasforma in talismano, una sorta d’incantesimo che protegge da una sofferenza ulteriore, quasi come fosse la parola chiave che si conosce già per entrare nel mondo reale.

Nell’ultima parte della poesia Eugenio Montale rende omaggio all’amico Boris, sottolineando che il ricordo della loro amicizia tiene in vita solo gli aspetti migliori della loro amicizia. Questi aiutano Montale a ritrovare quella calma, quella consolazione utile a contrastare il disagio vissuto dal poeta.  

La memoria di quella amicizia gli dà serenità. Riesce ad offrire sollievo ai suoi turbamenti, è come un’oasi che permette al poeta di refrigerarsi e ammirare il cielo sereno. La stessa visione dell’amico emerge nel poeta con sempre più forza malgrado gli anni passati. 

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