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“Questo amore” di Jacques Prévert, la descrizione perfetta di un amore incondizionato

“Questo amore”, una poesia complessa, che arriva dritta al cuore come una spada. Jacques Prévert descrive un amore incondizionato, fatto di speranza e sofferenza

“Questo amore” è una delle poesie d’amore più belle del poeta francese Jacques Prévert. Una poesia lunga ma tagliente, in grado di sviscerare tutte le caratteristiche di un amore potente, incondizionato. Una visione attuale, contemporanea che potrebbe aiutare ad accettare e ad accettarsi di più. “Questo amore” è un inno al legame senza condizioni, al volersi bene senza dover pretendere nulla in cambio. Una poesia da leggere, da condividere con chi si ama e che dovrebbe guidare nell’approccio all’altro.

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Jacques Prévert, le poesie più belle

Il 4 febbraio del 1900 a Neully sur Seine nasceva il poeta francese Jacques Prévert. Aderì al surrealismo (1926-30), ma se ne distaccò per tentare esperienze letterarie personali, segnate dal gusto per le divagazioni eleganti…

Una supplica d’amore

Il poeta descrive la sua relazione con termini contrastanti: violento, fragile, tenero disperato. In tutta la poesia vengono messe in luce le contraddizioni di un amore in grado di far paura agli altri. E nonostante, come scritto a metà del componimento, questo amore sia stato “calpestato, ferito, negato, cancellato”, la voglia di ricominciare ad amarsi non si esaurisce mai. Perché certi amori sono così: inesauribili. Nella parte finale, Jacques Prévert supplica l’amore impersonificato, chiedendo a questo di restare intatto, presente, vivo. Chiede all’amore di salvarci, unico gancio saldo della nostra vita. 

La poetica di Jacques Prévert

Jacques Prevert, poeta francese nato nel 1900 e scomparso nel 1977, è forse il poeta francese più popolare del XX secolo. Attratto fin da giovane dalla lettura e dallo spettacolo, una volta terminati gli studi a Parigi, si guadagnò da vivere svolgendo vari piccoli lavori. Prévert scrive poesie molto immediate, create per entrare nella vita dei lettori. Il tema dominante della sua produzione letteraria è l’amore. Egli vede tale sentimento come mezzo per salvare il mondo. La poesia di Prévert manifesta la voglia estrema di libertà. L’amore non si può incatenare o forzare, è quanto di più spontaneo esista al mondo, chiunque provi ad istituzionalizzarlo o a sottometterlo finisce inevitabilmente per perderlo.

 “Questo amore” – Jacques Prévert

Questo amore
Così violento
Così fragile
Così tenero
Così disperato
Questo amore
Bello come il giorno
Cattivo come il tempo

Quando il tempo è cattivo
Questo amore così vero
Questo amore così bello
Così felice
Così gioioso
Così irrisorio
Tremante di paura come un bambino quando è buio
Così sicuro di sé
Come un uomo tranquillo nel cuore della notte

Questo amore che faceva paura
Agli altri
E li faceva parlare e impallidire
Questo amore tenuto d’occhio
Perché noi lo tenevamo d’occhio
Braccato ferito calpestato fatto fuori negato cancellato
Perché noi l’abbiamo braccato ferito calpestato fatto fuori negato cancellato
Questo amore tutt’intero
Così vivo ancora
E baciato dal sole
È il tuo amore
È il mio amore
È quel che è stato

Questa cosa sempre nuova
Che non è mai cambiata
Vera come una pianta
Tremante come un uccello
Calda viva come l’estate
Sia tu che io possiamo
Andare e tornare possiamo
Dimenticare
E poi riaddormentarci
Svegliarci soffrire invecchiare
Addormentarci ancora
Sognarci della morte
Ringiovanire
E svegli sorridere ridere

Il nostro amore non si muove
Testardo come un mulo
Vivo come il desiderio
Crudele come la memoria
Stupido come i rimpianti
Tenero come il ricordo
Freddo come il marmo
Bello come il giorno
Fragile come un bambino
Ci guarda sorridendo
Ci parla senza dire
E io l’ascolto tremando
E grido
Grido per te
Grido per me
Ti supplico
Per te per me per tutti quelli che si amano
E che si sono amati

Oh sì gli grido
Per te per me per tutti gli altri
Che non conosco
Resta dove sei
Non andartene via
Resta dov’eri un tempo
Resta dove sei
Non muoverti
Non te ne andare
Noi che siamo amati noi t’abbiamo
Dimenticato
Tu non dimenticarci
Non avevamo che te sulla terra
Non lasciarci morire assiderati
Lontano sempre più lontano
Dove tu vuoi
Dacci un segno di vita
Più tardi, più tardi, di notte
Nella foresta del ricordo
Sorgi improvviso
Tendici la mano
Portaci in salvo.

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