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“Promemoria”, la poesia di Gianni Rodari per dire basta alla guerra

La guerra è una cosa da non fare mai. E' questo il messaggio tanto semplice quanto potente contenuto all'interno di "Promemoria", la poesia di Gianni Rodari che risulta sempre attuale.

Promemoria di Gianni Rodari è una poesia che possiamo considerare un manifesto contro tutte le guerre. Siamo assediati dalle notizie di guerra, dai crimini alla civiltà presenti in ogni parte del Pianeta.

Gianni Rodari con la sua geniale semplicità rivolge un messaggio a tutti i bambini, che di fatto dovrebbero insegnare ai loro genitori, ai loro nonni a finirla con la guerra e con il farsi la guerra.

Promemoria fu pubblicata ne Il secondo libro delle filastrocche da Einaudi nel 1985. La poesia ha dato anche il titolo ad un volume illustrato per bambini dai 5 anni, accompagnato dalle illustrazioni di Guido Scarabottolo, pubblicato sempre dato stesso editore nel 2022.

La poesia del Maestro Rodari si pone come un vademecum che bambini e adulti dovrebbero imparare a memoria e adottarne i principi per vivere la vita con gioia, serenità, felicità.

La speranza di una vita migliore semplicemente scegliendo la pace, il rispetto per gli altri, l’amore, la generosità, l’altruismo, quali principi assoluti dell’esistenza, fa parte dell’intero pensiero e del bagaglio educativo presente in tutta l’opera dello scrittore.

Promemoria di Gianni Rodari

Ci sono cose da fare ogni giorno:
lavarsi, studiare, giocare,
preparare la tavola,
a mezzogiorno.

Ci sono cose da fare di notte:
chiudere gli occhi, dormire,
avere sogni da sognare,
orecchie per non sentire.

Ci sono cose da non fare mai,
né di giorno né di notte,
né per mare né per terra:
per esempio, la guerra

Il significato della poesia

“Promemoria” di Gianni Rodari è una poesia che si rivolge ai bambini, in tono perentorio e deciso. Ci sono delle cose che si possono fare e altre no. 

Un principio educativo, forse ormai di difficile applicazione. Tutti pensiamo di poter fare qualsiasi cosa e invece non è così.

Un concetto semplice da comprendere, ma spesso sono proprio gli adulti a non capirlo ed a metterlo in pratica. 

Gianni Rodari vorrebbe far leva sull’educazione quale arma per migliorare il futuro. Nei bambini risiede la purezza e l’innocenza, doti che purtroppo con l’avanzare dell’età spesso si perdono.

L’educazione all’innocenza è l’arma più significativa per eliminare ogni forma di male e di barbarie dalla nostra civiltà. 

L’odio è il principale male che guida il mondo degli adulti, proprio perché hanno rinunciato all’ingenuità.

Gianni Rodari quando parla di “non fare la guerra” si rivolge anche a quel clima di battaglia che viviamo nei rapporti umani che respiriamo tutti i giorni. 

Basta seguire le relazioni tra gli esseri umani in ogni settore della società, per rendersi conto che lo scontro, la sopraffazione, l’insulto, la violenza verbale e fisica dono diventati la prassi. 

Tutto questo ci porterà alla distruzione. Le tenebre sembrano aver sopravvento sulla luce della gioia, della felicità, della condivisione, della speranza. 

Tutte queste cose che dovrebbero essere la base per un’esistenza dignitosa, sono perennemente messe all’angolo dai peggiori istinti umani. 

Con semplici parole,  Gianni Rodari riesce nella difficile impresa di spiegare questo complicato principio ai bambini.

La guerra è il male assoluto, si può fare tutto, ma bisogna evitare che si verifichi questa catastrofe, sembra avvisare Promemoria.

Le strofe che insegnano la verità

Nelle prime due strofe, il Maestro di Olmegna,  segnala le cose che si possono assolutamente fare, perché fondamentali per la vita.

Le cose che si possono fare di giorno come lavarsi, studiare, giocare. Se ci pensiamo 3 esigenze fondamentali come prendersi cura della propria persona, accrescere la propria cultura e non rinunciare alla gioia e al divertimento. 

Per la notte riposare e sognare, fondamentali per ricaricare le energie per affrontare il giorno nel modo migliore.

La terza strofa di Promemoria è lapidaria: ci sono delle cose da non fare mai, ne di giorno e ne di notte e in nessun luogo, ovvero la guerra.

Se imparassimo tutti il promemoria di Gianni Rodari il mondo sarebbe decisamente migliore. Grazie Maestro.

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