Poesia, schizofrenia, amore e musica
“Strappi rami agli orticoltori, seminidisagi nella mia anima (la quale bellase ne sta in ginocchio), provi a mestessa che tutto ciò che ha un finenon ha fine”.
“Primavera, primavera in abbondanza” di Amelia Rosselli
“Primavera, primavera in abbondanzai tuoi canali storti, le tue pinetesognano d’altre avventure, tu non haimica la paura che io tengo, dell’invernoquando abbrividisce il vento.Strappi rami agli orticoltori, seminidisagi nella mia anima (la quale bellase ne sta in ginocchio), provi a mestessa che tutto ciò che ha un finenon ha fine.Oppure credi di dileguarti, sornionanascosta da una nuvola di pioggecarica sino all’inverosimile.Ma il mio pianto, o piuttosto una stanchezzache non può riportarsi nel rifugiostrapazza le foglie, che ierimi sembravano voglie, tenerezze ancheed ora sperdono la mia brama.Di vivere avrei bisogno, di decantareanche queste spiagge, o monti, o rivolettima non so come: hai ucciso il tuo granonella mia gola.Assomigli a me: che tra una mortee l’altra, tiro un sospiro di sollievoma non mi turbo; o mi turbo? del tuosembrare agonizzante mentre ridi.E bestemmia la gente: è più fieradi te che dello spazio che ti struggeportandoti fra le mie braccia. E iostringo una pallida mummia che nonodora affatto: escono semi dai suoiocchi, pianti, virgole, medicinalie tu non porti il monte nella casae tu non puoi fruttificare, questesorelle che ti vegliano.Sembri infatti un morto nella cassae non ho altro da fare che di batterei chiodi nella faccia”.
Amelia Rosselli
Amelia Rosselli è nata a Parigi il 28 marzo 1930, figlia dell’esule antifascista Carlo Rosselli e dell’attivista britannica laburista Marion Catherine Cave. È stata una poetessa, organista ed etnomusicologa italiana che ha fatto parte della “generazione degli anni trenta“. Per via della fede politica dei genitori, ha vissuto un’infanzia divisa fra più paesi, soprattutto dopo l’omicidio del padre ordinato da Mussolini e Ciano nel 1937.
Amelia ha infatti vissuto in Svizzera, Francia, Inghilterra, Stati Uniti. Da sempre amante della scrittura, Rosselli si è dedicata sin da giovane alla traduzione, alla ricerca musicale ed alla poesia, arte a cui ha affidato il compito di accorpare tutte le sue passioni. Temi fondanti delle sue raccolte sono la sofferenza che nasce dalla malattia mentale, la tensione erotico-religiosa e l’armonia musicale.