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“Nuda sei semplice”, la passionale poesia di Neruda letta da Massimo Troisi

Il 19 febbraio Massimo Troisi avrebbe compiuto 71 anni. Lo ricordiamo attraverso la passionale poesia di Neruda "Nuda sei semplice", recitata dall'attore nel film "Il Postino".

Nuda sei semplice” è la splendida poesia di Pablo Neruda letta da Massimo Troisi nel film “Il Postino“, che ha consacrato l’attore napoletano nell’olimpo delle star del cinema.

La leggiamo per ricordare l’attore in occasione dell’anniversario della sua nascita. Il 19 febbraio, infatti, Troisi avrebbe compiuto 71 anni.

“Il postino”, il film che ha consacrato Massimo Troisi

Il film uscito nel 1994 racconta l’amicizia nata fra il poeta cileno Pablo Neruda e il postino Mario Ruppolo, un personaggio di fantasia, interpretato dall’attore napoletano.

Morto nel sonno poche ore dopo la fine delle riprese, Massimo Troisi non vide mai la pellicola finita.

Insieme a lui a dirigere il film c’era anche Michael Radford, regista britannico principalmente noto per aver diretto Orwell 1984 e Il mercante di Venezia.

Si tratta di una pellicola più delicata, dai toni più soffusi, rispetto a quelli cui ci ha abituato il regista ed attore partenopeo. La comicità è quasi del tutto assente e lascia spazio alla dolcezza e al romanticismo.

L’ironia tipica di Troisi e dei suoi film c’è sempre, ma è come sporcata da una patina di delicatezza che rende “Il postino” un prodotto cinematografico diverso rispetto ai precedenti lavori.

La storia ruota intorno al romanzo “Il Postino di Neruda” dello scrittore cileno Antonio Skármeta, ed infatti il poeta, Pablo Neruda, appare, interpretato da Philippe Noiret, come coprotagonista insieme a Mario, giovane innamorato della bella Beatrice, che per lei sarebbe pronto a tutto. Un film che lascia sensazioni positive ed una diffusa dolcezza nel cuore.

Il potere della poesia

Il film in cui Troisi recita “Nuda sei semplice” è ambientato nell’estate del 1952, in un’isola del sud Italia. Mario Ruoppolo (Massimo Troisi) si rifiuta di seguire la tradizione familiare che lo vuole pescatore. Così trova lavoro come postino. L’unico suo compito è quello di consegnare le lettere ad un personaggio illustre: il poeta Pablo Neruda, in esilio in Italia a causa delle proprie idee politiche.

Mario resterà sorpreso dalle numerose lettere che l’uomo riceve ogni giorno, così decide di acquistare un libro del poeta, per capire cosa si nasconde dietro la sua popolarità. Tra i due nasce una forte amicizia e Don Pablo decide di aiutare Mario a conquistare il cuore di Beatrice (Maria Grazia Cucinotta).

Il giovane uscirà dal guscio della propria timidezza e grazie alla poesia e ai consigli di Neruda riuscirà a sposare, dopo aver superato numerosi ostacoli, la sua Beatrice.

A fare breccia nel cuore della donna sarà proprio una poesia di Neruda, “Nuda sei semplice, tratta da “Cento sonetti d’amore“.

“Nuda sei semplice” di Pablo Neruda

Nuda sei semplice come una delle tue mani,
liscia, terrestre, minima, rotonda, trasparente,
hai linee di luna, strade di mela,
nuda sei sottile come il grano nudo.

Nuda sei azzurra come la notte a Cuba,
hai rampicanti e stelle nei tuoi capelli,
nuda sei enorme e gialla
come l’estate in una chiesa d’oro.

Nuda sei piccola come una delle tue unghie,
curva, sottile, rosea finché nasce il giorno
e t’addentri nel sotterraneo del mondo.

come in una lunga galleria di vestiti e di lavori:
la tua chiarezza si spegne, si veste, si sfoglia
e di nuovo torna a essere una mano nuda.

Massimo Troisi ne “Il postino”

Massimo Trosi, il comico dei sentimenti

Soprannominato “Pulcinella senza maschera” e “comico dei sentimenti”, Massimo Troisi riusciva ad annullare ogni stereotipo sul mondo napoletano e sui napoletani stessi.

Lo faceva con la malinconia mischiata alla risata, che da sempre ha costituito la cifra stilistica del comico. Considerato l’erede naturale di Eduardo De Filippo e di Totò, accostato anche a  Woody Allen, Troisi comincia la sua carriera assieme al gruppo I Saraceni.

Il successo arriva con  “Ricomincio da tre” (1981), il film che decreta il suo trionfo come attore e come regista. Dall’inizio degli anni ottanta si dedica esclusivamente al cinema interpretando dodici film e dirigendone quattro. Malato di cuore sin dall’infanzia, muore il 4 giugno 1994 a Roma, per un fatale attacco cardiaco.

Il giorno prima aveva terminato la sua ultima pellicola, “Il postino”, per il quale sarebbe stato, qualche tempo dopo, candidato ai premi Oscar come miglior attore e per la miglior sceneggiatura non originale.

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