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“Non ti chiederò”, la poesia d’amore di Frida Kahlo

Oggi vi proponiamo “Non ti chiederò”, una poesia scritta da Frida Kahlo per esprimere la gratuità dell’amore.

L’amore ispira, è risaputo. Tanti fra noi hanno scritto, disegnato, agito in nome dell’amore, senza aspettarsi nulla in cambio, soltanto per esprimere il proprio sentimento e cantarne la bellezza. Fra le poesie d’amore scritte da intellettuali, c’è anche quella di Frida Kahlo, che si focalizza sulle piccole azioni che contraddistinguono chi è innamorato e sulla loro gratuità.

Un breve componimento d’amore dal carattere quasi prosastico che rispecchia l’anima di chi prova un sentimento forte nei confronti di qualcuno. Leggiamo insieme la poesia d’amore “Non ti chiederò”.

Non ti chiederò di Frida Kahlo

Non ti chiedo di darmi un bacio.
Non chiedermi scusa quando penso che tu abbia sbagliato.
Non ti chiederò nemmeno di abbracciarmi quando ne ho più bisogno,
non ti chiedo di dirmi quanto sono bella, anche se è una bugia, né di scrivermi niente
di bello.
Non ti chiederò nemmeno di chiamarmi per dirmi com’è andata la giornata, né di dirmi che ti manco.
Non ti chiederò di ringraziarmi per tutto quello che faccio per te, né che ti preoccupi per me quando i miei animi sono a terra, e ovviamente, non ti chiederò di appoggiarmi
nelle mie decisioni.
Non ti chiederò nemmeno di ascoltarmi quando ho mille storie da raccontarti.
Non ti chiederò di fare niente, nemmeno di stare al mio fianco per sempre.
Perché se devo chiedertelo, non lo voglio più.

Frida Kahlo e l’amore

Frida Kahlo nasce a Coyoacán, in Messico, nel 1907. Fin da quando è solo una bambina, dimostra innate capacità espressive, un carattere molto forte e passionale e una dedizione fuori dal comune. Affetta da quella che alla famiglia sembra poliomielite e invece è una malformazione conosciuta come “spina bifida”, Frida trascorre una vita segnata da eventi spiacevoli, il cui culmine è rappresentato dall’incidente del 1925.

Un giorno, mentre la ragazza sta tornando da scuola in autobus, avviene un terribile incidente che lascia Frida gravemente ferita, con fratture multiple alla spina dorsale, alle vertebre e al bacino. Si salva sottoponendosi a 32 interventi chirurgici, che la costringono a letto per mesi. Le ferite la faranno soffrire per l’intera durata della sua vita.

Tuttavia, è dalla tragedia che nascono i capolavori di Frida Kahlo: a seguito degli interventi, la ragazza – che ha solo 18 anni – deve stare a letto senza poter minimamente muoversi. I giorni sembrano tutti uguali. Il dolore, la noia e la disperazione sono tali da non lasciare nemmeno uno spiraglio di positività nella vita di Frida. Per cercare di far distrarre la figlia e di portare un po’ di varietà nelle sue giornate monotone, i genitori le regalano colori e pennelli. Da qui nasce la leggenda. Frida comincia a dipingere i suoi celebri autoritratti grazie allo specchio installato sul soffitto dai genitori.

Nel 1929 sposa Diego Rivera, un uomo che ha già sposato due donne ed è più vecchio di Frida di 21 anni. Un amore caratterizzato da passione mista a tradimenti, violenza, dolore di ogni tipo, tanto che lei stessa affermerà: “Ho subito due gravi incidenti nella mia vita. Il primo è stato quando un tram mi ha travolto e il secondo è stato Diego Rivera”.

Frida Kahlo conduce diverse relazioni sentimentali, con amanti di genere maschile e femminile, e anche Diego Rivera avrà diverse relazioni extra coniugali, fra cui una con la sorella di Frida. Diego e Frida, che ad un certo punto cominciano a considerarsi un’autentica coppia aperta, non riusciranno mai ad avere figli a causa del fisico debilitato della donna, che soffrirà sempre molto per questa mancanza.

Frida Kahlo muore all’età di 47 anni a causa di un’embolia polmonare: è il 1954. Le sue ceneri sono conservate nella sua Casa Azul, oggi sede del Museo Frida Kahlo. Le ultime parole che scrive sul suo diario sono di una lucidità disarmante: “Spero che l’uscita sia gioiosa e spero di non tornare mai più.”

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