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“Il mio sguardo è nitido come un girasole” di Pessoa, la poesia sulla necessità dell’amore

"Il mio sguardo è nitido come un girasole" è una bellissima poesia sui piccoli dettagli della vita che bisogna imparare ad apprezzare.

Amare, per gli esseri umani, è una necessità. È come respirare. Ecco di cosa parla “Il mio sguardo è nitido come un girasole“.

Fernando Pessoa è stato un grandissimo poeta, in grado di dare voce alla parte più malinconica del suo animo, facendola diventare un prezioso tesoro.

La sua produzione poetica si contraddistingue grazie alla creazione di eteronimi, ovvero dei veri e propri alter ego poetici dell’autore, che vivono vite autonome e scrivono poesie con stili differenti.

Nella poesia “Il mio sguardo è nitido come un girasole” Pessoa riflette sull’importanza delle piccole cose nella vita. I piccoli dettagli che rendono unica la nostra esistenza.

“Il mio sguardo è nitido come un girasole” di Fernando Pessoa

Il mio sguardo è nitido come un girasole.
Ho l’abitudine di camminare per le strade
guardando a destra e a sinistra
e talvolta guardando dietro di me…
E ciò che vedo a ogni momento
è ciò che non avevo mai visto prima,
e so accorgermene molto bene.

So avere lo stupore essenziale
che avrebbe un bambino se, nel nascere,
si accorgesse che è nato davvero…
Mi sento nascere a ogni momento
per l’eterna novità del Mondo…
Credo al mondo come a una margherita,
perché lo vedo. Ma non penso ad esso,
perché pensare è non capire…

Il Mondo non si è fatto perché noi pensiamo a lui,
(pensare è un’infermità degli occhi)
ma per guardarlo ed essere in armonia con esso…
Io non ho filosofia: ho sensi.

Se parlo della Natura, non è perché sappia ciò che è,
ma perché l’amo, e l’amo per questo
perché chi ama non sa mai quello che ama,
né sa perché ama, né cosa sia amare…
Amare è l’eterna innocenza,
e l’unica innocenza è non pensare…

Amare con tutti i sensi ogni dettaglio del mondo

Per Fernando Pessoa, nella vita non bisogna mai perdere una cosa: l’attenzione. Bisogna essere attenti, in ogni momento della nostra quotidianità, per saper apprezzare quello che abbiamo intorno, per conoscere gli altri, il mondo, noi stessi. E il suo sguardo, definito sin da subito “nitido come un girasole”, sa viaggiare a destra, sinistra, dietro, sempre in cerca di qualcosa.

Ogni momento, ogni dettaglio per il poeta ha un peso ed un significato, e proprio da questi lui sa trarne stupore.

Pessoa sa “avere lo stupore essenziale che avrebbe un bambino”. Un po’ come Pascoli che sapeva cogliere, col suo fanciullino interiore, la lacrime e il riso di ogni piccola cosa, anche Pessoa ritrova in lui quella dimensione infantile che gli fa vivere la vita con stupore. Il poeta ricerca quell’armonia vitale con il ciò che lo circonda, con il mondo, affermando così che gli occhi con i quali lo osserva sono in realtà i “sensi”.

I sensi sono l’istinto e l’istinto sa amare quello che ha, quello che trova. E per questo nella poesia “Il mio sguardo è nitido come un girasole”, Fernando Pessoa ci insegna ad amare ogni piccolo dettaglio nella maniera più naturale possibile.

Fernando Pessoa

Fernando António Nogueira Pessoa, nato a Lisbona il 13 giugno 1888 e morto a soli 47 anni, a causa di problemi epatici, sempre a Lisbona il 30 novembre del 1935, è stato un importante poeta, scrittore e aforista portoghese. Pessoa è considerato uno dei maggiori poeti di lingua portoghese. Basti pensare che per il suo valore è comparato a Camões, il padre della letteratura portoghese.

Il critico letterario Harold Bloom lo ha definito, accanto a Pablo Neruda, il poeta più rappresentativo del XX secolo. Fernando Pessoa ha vissuto in Sudafrica per molti anni, perciò è comprensibile che l’inglese abbia giocato un ruolo fondamentale nella sua vita. Traduceva, lavorava, scriveva, studiava e perfino pensava in inglese.

Pessoa ha vissuto una vita fatta di discrezione e semplicità, trovando espressione nel giornalismo, nella pubblicità, nel commercio e, principalmente, nella letteratura. A questo proposito, è interessante notare come Pessoa abbia deciso di scomporre la sua identità poetica in diverse altre personalità, definite eteronimi.

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