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“L’innamorato” di Borges, la poesia sull’importanza dell’amore

Jorge Luis Borges è considerato uno dei più importanti e influenti scrittori del XX secolo. Scopriamo insieme questa poesia sull'amore in occasione del suo anniversario di nascita.

Jorge Luis Borges, di cui il 24 agosto ricordiamo l’anniversario di nascita, è ritenuto uno dei più importanti e influenti scrittori del XX secolo. In questa poesia intitolata “L’innamorato”, Borges ci racconta perfettamente lo stato d’animo di chi vive una condizione amorosa appagante, totalizzante, in grado di fargli dimenticare il resto del mondo.

Le opere di Borges hanno influenzato la letteratura filosofica e al genere fantastico. Borges ha lasciato la sua grande eredità in tutti i campi della cultura moderna, persino in quella pop, e molti sono gli scrittori che si sono ispirati alle sue opere. Tra questi possiamo annoverare Julio Cortázar, Italo Calvino, Osvaldo Soriano, Umberto Eco, Leonardo Sciascia, John Barth, Philip K. Dick, Gene Wolfe, Paul Auster e altri. 

“L’innamorato”, la poesia di Borges

Luna, avorio, strumenti musicali, rose,
lampade e il segno di Durer,
le nove cifre e lo sfuggente zero,
devo fingere che queste cose esistano.

Devo fingere che nel passato c’erano
Persepoli e Roma e che una sabbia
sottile ha misurato il destino di una torre
che le età del ferro hanno disfatto.

Devo pensare alle armi e alle fiamme
delle epopee e ai mari plumbei
che rosicchiano i pilastri della terra.

Devo fingere che ci sono gli altri. È falso.
Ci sei solo tu. Tu, mia ventura
e sventura, inesauribile e pura.

L’amore e il mondo circostante

Siamo sicuri di saper guardare con occhi lucidi il mondo circostante, quando siamo innamorati? Oppure abbiamo l’impressione che la realtà sia in grado di scomparire? Questa poesia di Borges parla di quella condizione di estraniamento della realtà, positivo e costruttivo, che solo l’innamoramento sa darci. Come se tutto fosse ricoperto da un velo opaco, guardiamo solo chi amiamo, guadiamo solo chi desideriamo.

Quando si è innamorati si tende a dimenticare il resto del mondo. Si tende a dimenticare il passato, la storia, il futuro. Qualsiasi elemento del nostro mondo circostante, sembra scomparire davanti alla potenza dell’innamoramento è così che il poeta elenca oggetti, simboli, che egli afferma di dover fingere che esistano. Il poeta deve fingere di ricordare la storia passata il destino dei nostri antenati.

Si ricorda, nella terza strofa della poesia di Borges, delle armi, delle fiamme, delle guerre che hanno contribuito a creare e distruggere il nostro mondo. Perché in realtà dovremmo sempre sforzarci a prendere in considerazione altre realtà, oltre l’unica che sappiamo e vogliamo vivere. La realtà con la persona che amiamo perché la vita che scorre insieme a chiamiamo, non si può paragonare ad altro. L’amore crea e distrugge, fa muovere forze e solleva gli animi.

L’amore fa sì che si costruisca un pianeta a sestante, in due, insieme è così che il poeta conclude dicendo che per egli  esiste solo lei, ventura e sventura della sua vita inesauribile fonte di energia e anima pura. Quando si è innamorati non si vede nient’altro se non l’oggetto  d’amore.

Le poesie di Borges

Se volete perdervi nei meandri della poesia di Borges, dovete essere pronti ad entrare in un mondo parallelo al nostro, dove niente è come appare e tutto rimanda a qualcos’altro. Un modo interessante per conoscere una delle tante sfaccettature dello scrittore che da Mario Vargas Llosa è stato definito “il più grande autore spagnolo dopo Cervantes”.

In una antologia personale, le più belle poesie di uno dei maggiori scrittori del XX secolo. Città che rivelano mille volti, ingannevoli, multiformi, cangianti, sempre uguali e diversi; i libri, la passione di una vita, riletti, che parlano, seducono, affascinano; i personaggi e le loro storie, gli orologi che segnano ore sempre diverse e uguali, gli specchi che riflettono e moltiplicano all’infinito una realtà sfuggente e indefinibile; i ricordi, i miti, la memoria…

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