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“Ho bisogno di silenzio” di Alda Merini, una richiesta di intimità e comprensione

"Ho bisogno di silenzio" di Alda Merini è una di quelle poesie da leggere quando abbiamo bisogno di noi stessi e vogliamo chiedere un momento per noi.

Alda Merini scalda in nostri cuori, fa vibrare la nostra anima, ogni volta, con le sue profonde parole. Questa poesia è una poesia sul silenzio, su quei momenti di intimità e introspezione che spesso vorrebbe richiedere agli e a noi stessi. Molto spesso abbiamo bisogno di una pausa, di mettere un freno a quella velocità che caratterizza le nostre vite.

“Ho bisogno di silenzio” di Alda Merini

Ho bisogno di silenzio
come te che leggi col pensiero
non ad alta voce
il suono della mia stessa voce
adesso sarebbe rumore
non parole ma solo rumore fastidioso
che mi distrae dal pensare.

Ho bisogno di silenzio
esco e per strada le solite persone
che conoscono la mia parlantina
disorientate dal mio rapido buongiorno
chissà, forse pensano che ho fretta.

Invece ho solo bisogno di silenzio
tanto ho parlato, troppo
è arrivato il tempo di tacere
di raccogliere i pensieri
allegri, tristi, dolci, amari,
ce ne sono tanti dentro ognuno di noi.

Gli amici veri, pochi, uno?
sanno ascoltare anche il silenzio,
sanno aspettare, capire.

Chi di parole da me ne ha avute tante
e non ne vuole più,
ha bisogno, come me, di silenzio.

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Il rifugio del silenzio

Spesso abbiamo bisogno dei nostri momenti, di staccare la spina, di mettere in pausa quella frenesia che ci fa sentire alienati dalle nostre vita. Alda Merini, in questa poesia, parla di un silenzio in cui rifugiarsi. E così chiede quel momento di intimità a chi “sa leggere col pensiero”, a chi, anche senza parlare, sa capire. Perché spesso il rumore delle parole non ci permette di pensare, di ascoltare la voce interiore che abbiamo.

Merini descrive la fretta, la fugacità dei rapporti liquidi che spesso si hanno (“disorientate dal mio rapido buongiorno, chissà, forse pensano che ho fretta”), descrive l’inconsistenza di certi legami basati su parole di troppo. Ho bisogno di silenzio, dice Alda Merini. Tutti abbiamo bisogno di raccogliere i pensieri, di guardare dentro i cassetti più nascosti di noi. Ho bisogno di silenzio, scrive Alda Merini, ma in realtà dà voce ad una richiesta che, spesso, vorremmo fare noi alle persone della nostra vita. Silenzio.

Alda Merini, la poetessa dei Navigli

Alda Merini è nata a Milano il 21 marzo 1931. Poetessa e scrittrice, si è sempre distinta per l’impressionante intimità raccontata nelle sue opere. Voce tormentata dagli eventi del suo tempo e da un malessere interiore che ha sempre cercato di esprimere attraverso la scrittura, Alda Merini ha esordito giovanissima, a soli 15 anni, sotto la guida di Giacinto Spagnoletti, scopritore del talento artistico della ragazza.

Nel 1947 viene internata per la prima volta in una clinica, reduce dall’incontro con “le prime ombre della sua mente”. Da quel momento in avanti, la vita di Alda Merini è caratterizzata dal ricovero in varie case di cura, da periodi di desolata solitudine e silenzi inenarrabili.

Nonostante le difficoltà psichiche, Alda Merini è riuscita a lasciarci in eredità una vastissima produzione, fra versi, opere in prosa e aforismi, carica di profondità ed emozione, espresse in modo assolutamente distintivo e personale.

Le poesie di Alda Merini e i suoi aforismi sono diventati parte integrante della nostra cultura e del nostro immaginario collettivo proprio grazie alla forza evocativa di cui i versi di questa splendida autrice sono intrisi. Celeberrimo, fra tutti, il componimento “Sono nata il 21 a primavera”, reso famoso anche per merito della versione musicata e cantata da Milva (Milva canta Merini, 2004).

Alda Merini ci ha lasciati a Milano, il 1° novembre 2009.

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