Erich Fried è un poesia Austriaco, scappato dalle persecuzioni naziste negli anni ‘30 e trasferitosi in Gran Bretagna. La sua poesia è intrisa di speranza e rappresenta, per lui e anche per noi lettori, un posto sicuro nel quale rifugiarci. Fried crede nell’amore, in un amore in grado di salvare l’uomo dai suoi dolori. Per questo, nella poesia “Giardino d’Inverno”, racconta di un sentimento in grado di durare nel tempo e in grado di crescere nonostante le intemperie della vita. Una poesia toccante, che ci scalda il cuore, in queste fredde giornate invernali.
“Inverno” di Giuseppe Ungaretti, la poesia sui bisogni della nostra anima
Inverno è una poesia breve, ermetica, tipica di Giuseppe Ungaretti: una perla su cui riflettere in questo periodo invernale
L’amore che resiste al tempo e alla distanza
Questa poesia di Erich Fried è una poesia semplice, come semplice è il suo linguaggio, ma che, proprio per questo, è in grado di arrivare dritta ai nostri cuori. E’ una poesia in grado di scaldarci e di farci sentire protetti. Protetti da un amore che il Poeta ama, in ogni sua sfaccettatura.
Protagonista del componimento è proprio un sentimento folle, intenso, racchiuso in una “busta”, una lettera, simbolo di un amore che resiste. Sì perchè l’amore sa resistere anche alla distanza, che sa prendere così l’odore di chi amiamo, attraverso della semplice carta. Questo amore, Fried, lo vuole annaffiare, curandolo con dedizione. E questa cura deve portare questo sentimento a germogliare (Voglio innaffiarlo ogni giorno, voglio che germoglino le tue lettere), per diventare sempre più grande. Una sicurezza.
L’anno è terminato, è inoltrato, ma non è mai troppo tardi per coltivare i nostri amori. Avrei dovuto farlo prima, scrive il poeta, ma forse è proprio durante la conclusione di un periodo, che si capisce l’importanza di certe cose. Le cose che sanno durare.
Giardino d’Inverno, la poesia
La tua busta
con i due francobolli gialli e rossi
ho piantato
in un vaso di fiori
Voglio
innaffiarlo ogni giorno
voglio che germoglino
le tue lettere
Belle
e tristi lettere
lettere
che di te hanno l’odore
Avrei dovuto
farlo prima
non ora
che l’anno si è inoltrato.
Stella Grillo