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“Farò della mia anima uno scrigno” di Khalil Gibran, la più bella poesia d’amore

Fra le poesie d'amore più belle che siano mai state scritte, il testo di Khalil Gibran sottolinea come amare significhi prima di tutto saper prendersi cura dell'altro, proteggendolo ed ascoltandolo

Una poesia d’amore sull’importanza di donarsi all’altro. Perché amare significa proteggere la persona amata. “Farò della mia anima uno scrigno” è la poesia d’amore di Kahlil Gibran , tratta dal libro “Le ali spezzate“, che ben esprime la naturalezza di amare la persona che si sceglie di avere al proprio fianco. 

Il poeta dell’amore

Nato in Libano il 6 gennaio 1883 ed emigrato negli Stati Uniti per ragioni economiche, Kahlil Gibran è stato uno scrittore e poeta libanese divenuto celebre per Il Profeta, la bellissima raccolta poetica del 1923. Nella poesia d’amore “Farò della mia anima uno scrigno”, Gibran ben interpreta come il senso di protezione da trasmettere alla propria dolce metà sia il primo segno d’amore. Un senso di protezione indispensabile per trasmettere fiducia nell’altro, in cui il proprio cuore diventa “dimora per la tua bellezza”, il proprio petto “un sepolcro per le tue pene”. Gibran muore il 10 aprile 1931.

poesia khalil gibran

La poesia sull’amore di Kahlil Gibran e il suo significato

Fra le poesie d’amore più belle che siano mai state scritte, il testo di Khalil Gibran guida l’innamorato lungo la strada impervia dell’amore attraverso una serie di saggi precetti

Proteggere ed ascoltare

Come si evince all’interno di questa poesia d’amore, proteggere la persona amata è un gesto istintivo, naturale proprio perché paragonabile ad altre azioni presenti in natura come le praterie che “amano la primavera”,  come il fiore ama “i raggi del sole”. Amore significa anche saper ascoltare l’anima dell’altro, proprio come “la spiaggia ascolta la storia delle onde.”

La poesia d’amore

Farò della mia anima uno scrigno
per la tua anima,
del mio cuore una dimora
per la tua bellezza,
del mio petto un sepolcro
per le tue pene.

Ti amerò come le praterie amano la primavera,
e vivrò in te la vita di un fiore
sotto i raggi del sole.

Canterò il tuo nome come la valle
canta l’eco delle campane;
ascolterò il linguaggio della tua anima
come la spiaggia ascolta
la storia delle onde.

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