Ti ricordi l’emozione di aprire la finestrella del calendario dell’avvento? Quando ti svegliavi e il tuo pensiero volava a quella casella in attesa di essere aperta? Un piccolo e prezioso momento di felicità, che restituisce il senso dell’attesa natalizia. Ormai manca poco a Natale e noi abbiamo pensato di regalarti l’emozione di quella scoperta con un calendario un po’ particolare. Ogni giorno una poesia per aspettare il Natale in compagnia dei grandi autori che ci hanno emozionato e continuano a farlo attraverso la forza della loro parola.
Giornata mondiale del bacio, i 7 baci più indimenticabili in letteratura
Da Shakespeare a Catullo, ecco quali sono i baci più belli della letteratura che solo a rileggerli ci fanno venire la pelle d’oca
Ma adesso scopriamo quale dono ci abbia riservato oggi questo magico calendario dell’avvento.
“Vivamus, mea Lesbia” di Catullo – Carme V
Viviamo, o mia Lesbia, e amiamoci,
e le dicerie dei vecchi severi
consideriamole tutte di valore pari a un soldo.
I soli possono tramontare e risorgere;
noi, quando una buona volta finirà questa breve luce,
dobbiamo dormire un’unica notte eterna.
Dammi mille baci, poi cento,
poi ancora mille, poi di nuovo cento,
poi senza smettere altri mille, poi cento;
poi, quando ce ne saremo dati molte migliaia,
li confonderemo, per non sapere (il loro numero)
e perché nessun malvagio ci possa guardare male,
sapendo che ci siamo dati tanti baci