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“Amore e Amicizia”, una poesia di Emily Brontë sulla forza delle relazioni

Dura di più l'amore o l'amicizia? Per Emily Brontë non ci sono dubbi e ci risponde con questa splendida poesia

Amore e amicizia sono aspetti fondamentali nella vita di ogni donna e ogni uomo. Ma quale dei due sentimenti dura di più? Emily Brontë non ha dubbi: l’amicizia è molto più forte e resistente alle intemperie del tempo che passa.

Nella magica poesia “Amore e amicizia” ci offre una rappresentazione chiara delle emozioni naturali che regolano i due tipi di relazione attraverso una metafora mediata da due piante che vivono in natura.

L’autrice di Cime tempestose paragona l’amore a una rosa canina: splendida, ma caduca. L’amicizia, invece, è un agrifoglio che forse sarà meno profumata, ma è sempreverde.

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Amore e Amicizia di Emily Brontë

Amore è come una rosa canina,
Amicizia è un agrifoglio –
È bruno l’agrifoglio quando la rosa è in boccio
ma chi dei due verdeggerà più a lungo?

La rosa selvaggia è dolce in primavera,
i suoi fiori profumano l’estate,
ma aspetta che l’inverno ricompaia
e chi loderà la bellezza del rovo?

Sdegna la fatua corona di rose
e véstiti di lucido agrifoglio,
perché Dicembre che sfiora la tua fronte
ti lasci ancora una verde ghirlanda.

Tre strofe per definire il rapporto tra amore e amicizia

Amore e amicizia di Emily Brontë è una poesia in tre strofe che mira a fornire una definizione figurata della diversa interpretazione che i due tipi di sentimenti/rapporti umani.

Per esplorare entrambi i temi, l’autrice di “Cime Tempestose” utilizza una metafora naturale, ovvero a come due tipologie di piante reagiscono all’ambiente che li circonda e alle stagioni.

Una sola delle due piante riuscirà a sopravvivere al freddo di dicembre che annuncia l’arrivo dell’inverno.

E la pianta più resistente, secondo la scrittrice, è quella associata all’amicizia. 

Prima Stanza

Amore è come una rosa canina,
Amicizia è un agrifoglio –
È bruno l’agrifoglio quando la rosa è in boccio
ma chi dei due verdeggerà più a lungo?

Emily Brontë inizia questa esplorazione del romanticismo e del cameratismo fornendo al lettore immagini concrete per stabilire le sensazioni rappresentate dietro ogni concetto.

È importante notare che per “Amore e amicizia”, l’autrice sembra riferirsi solo all’amore romantico per questa metà dell’aspetto di confronto/contrapposizione, poiché un’idea più generale di amore sarebbe collegata all’amicizia.

Senza questa differenziazione di tipi, il confronto non sarebbe valido perché un’idea contrastata includerebbe l’altra, dato che gli amici possono condividere un legame d’amore.

Per l’amore romantico, fornisce “la rosa selvatica” per la sua espressione. La Rosa Canina nasce spontaneamente, elemento fondamentale che deve avare l’amore. Non si può programmare o coltivare. È un sentimento totalmente naturale che non può essere, per qualità e resistenza, associato ai fiori “addomesticati”.

Un fiore selvatico ha una qualità illimitata che gli conferisce quell’irrequietezza tipica dell’amore.

Per l’amicizia l’Agrifoglio è la pianta che la rappresenta. Una pianta forte, arcigna, che sa resistere a tutto. 

È vero che quando l’amore “fiorisce”, “l’agrifoglio è scuro”. Quando l’amore è all’apice è normale che appare bellissimo, illumina tutte le emozioni grazie ai colori che la natura riesce a donare. 

Ma come dice la scrittura, fino a quando la “rosa” rimarrà verde?

Seconda stanza

La rosa selvaggia è dolce in primavera,
i suoi fiori profumano l’estate,
ma aspetta che l’inverno ricompaia
e chi loderà la bellezza del rovo?

Questa seconda strofa di “Amore e amicizia” si concentra esclusivamente sulla “rosa selvatica” che rappresenta il romanticismo, e i primi due versi dipingono un’immagine bella e vivida dell’emozione.

Secondo Emily Brontë, le emozioni dell’amore romantico (rosa selvaggia) riescono a donare la magia di un’esperienza che coinvolge tutti i sensi. Ma quando la bella stagione è finita che cosa rimarrà della dolcezza primaverile e dei profumi dell’estate? 

Uno sterile e inerte rovo vivrà nel momento in cui la luce non darà più vita all’amore. L’inverno farà sparire via tutto, e nessuna avrà mai il coraggio di poter lodare qualcosa che non esiste più, che è morta.

Terza stanza 

Sdegna la fatua corona di rose
e véstiti di lucido agrifoglio,
perché Dicembre che sfiora la tua fronte
ti lasci ancora una verde ghirlanda.

Nell’ultima strofa della poesia si arriva alla tesi finale. L'”amicizia” è meglio dell'”amore” romantico.

La condanna dell’amore appare evidente, forte, determinato. L’amore è fragile, fatuo, privo di quella forza che qualsiasi relazione vera merita.

Meglio vestirsi della forza dell’agrifoglio capace di saper resistere a qualsiasi intemperie. L’amore si sgretola a seconda delle circostanze. L’amicizia sa resistere a qualsiasi contesto.

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