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“A Gesù bambino” di Umberto Saba, sublime poesia sulla bontà e la gentilezza del Natale

Scopri i veri valori del Natale grazie a “A Gesù bambino” poesia di Umberto Saba che diventa una "preghiera" di amore, bontà e gentilezza.

A Gesù bambino di Umberto Saba è una dolce poesia di Natale che celebra il valore più alto del natale l’amore e la gentilezza. Una sorta di preghiera che il poeta rivolge a Gesù chiedendogli di essere sempre di animo gentile.

Una poesia semplice ma che rende omaggio alla simbologia della Natività, al messaggio che la nascita di Gesù rappresenta per tutte le culture cristiane e non solo. Un messaggio di amore, di uguaglianza, di speranza che la gentilezza possa diventare un principio universale.

Leggiamo questa poesia di Natale di Umberto Saba per apprezzarne l’immenso significato.

A Gesù bambino di Umberto Saba

La notte è scesa
e brilla la cometa
che ha segnato il cammino.
Sono davanti a Te, Santo Bambino!
Tu, Re dell’universo,
ci hai insegnato
che tutte le creature sono uguali,
che le distingue solo la bontà,
tesoro immenso,
dato al povero e al ricco.
Gesù, fa’ ch’io sia buono,
che in cuore non abbia che dolcezza.
Fa’ che il tuo dono
s’accresca in me ogni giorno
e intorno lo diffonda,
nel Tuo nome.

Una preghiera di umiltà

È la notte di Natale e la natività ha preso vita, Umberto Saba riesce, con la poesia “A Gesù bambino”, ad esprimere un desiderio di un’umiltà disarmante. Il poeta chiede, rivolgendosi a Gesù di essere d’animo gentile e di riuscire a diffondere questa gentilezza e generosità alle persone intorno a lui.

In questa poesia di Saba c’è una sorta di ringraziamento verso Gesù, la sua Grazia e i suoi insegnamenti e poi c’è questa richiesta altruista, una benedizione affinché il poeta possa fare del bene a chi gli sta intorno.

La “preghiera” a Gesù Bambino di Saba ha un valore enorme, perché scritta da un poeta che ha bisogno di amore, quello vero, non avuto dai genitori ma solo dalla sua balia Peppa Sabaz, la sua dolcezza, il grande affetto che li legava e lo straziante dolore per la loro separazione.

La mamma del poeta triestino era di religione ebraica e fu la sua balia a farle scoprire il cristianesimo e il pensiero cristiano. Da piccolo lo portava in chiesa e quell’esperienza rimase impressa per sempre nella sua mente.

E la ricerca di amore, di bontà nel poeta triestino sono parte integrante del suo pensiero poetico. La voglia di amare la vita diventa una costante dell’opera di Umberto Saba.

Nella poesia Umberto Saba si presenta a Gesù nella notte di Natale. “Brilla la cometa che ha segnato il tuo cammino” è la meravigliosa sensazione che il poeta prova nel momento in cui vive lo spirito del Natale e del suo significato di amore e di speranza.

Per Saba Gesù è il “Re dell’universo” che ha saputo condividere con il suo verbo l’uguaglianza tra tutti gli esseri umani. Nella poesia il poeta evidenzia la magia che le diversità, ovvero le creature terrene si “distinguono solo per la bontà”, che è un “tesoro immenso”.

Tutti gli esseri umani dovrebbero essere considerati nella stesso identico modo, a condizione che in loro ci sia bontà. Ed è questo che Saba chiede a Gesù di essere “buono”, dolce, gentile, tutte virtù che rendono l’essere umano migliore.

E come un discepolo di Gesù, Umberto Saba desidera avere la possibilità di poter accrescere ogni giorno lo spirito della gentilezza, affinché possa avere la possibilità attraverso la sua poesia di poetr diffondere il vero messaggio della nascità di Gesù.

Questa poesia di Umberto Saba dovrebbe essere impressa nell’anima di ogni cittadino del Mondo, solo così potrebbe vivere la vera civiltà.

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