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Sara, un altro caso di femminicidio in Italia. Basta violenza sulle donne

La studentessa di soli 22 anni uccisa e arsa viva dall'ex ragazzo

MILANO – Sara non deve essere l’ennesima vittima di femminicidio, eppure per adesso sarà un altro nome della lista. Quel lungo elenco che viene aggiornato praticamente ogni giorno e dove finiscono tutte le donne uccise dagli uomini, generalmente dai loro uomini. Raptus improvvisi o il culmine di lunghi periodi di violenza il cui epilogo è sempre la tragica morte della donna: ferita, umiliata, violentata e uccisa.

SARA PIETRANTONIO – Il caso di Sara Di Pietrantonio ci colpisce ancora una volta terribilmente. Non solo perché si tratta di una studentessa di soli 22 anni, descritta da tutti come una ragazza buona e tranquilla, ma perché Sara è morta nell’indifferenza generale. Sara sta tornando a casa, di notte, dopo aver avvertito la madre del suo imminente rientro, ma ignara che l’ex fidanzato, una guardia giurata di 27 anni, la sta pedinando. Lui la sperona con l’auto costringendola ad accostare ma nonostante tutto Sara svicola fuori dalla macchina nel tentativo di attirare l’attenzione degli altri automobilisti. Niente, nessuno si ferma. Lui la blocca, forse la strangola e le dà fuoco. L’accusa ora per Vincenzo Paduano è di omicidio volontario premeditato. 

LA VIOLENZA SULLE DONNE – Secondo i dati ISTAT nel 2015 Il 35% delle donne nel mondo ha subito una violenza.  Sempre secondo l’Istituto Nazionale di Statistica la violenza contro le donne è fenomeno ampio e diffuso. 6 milioni 788 mila donne hanno subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale, il 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni: il 20,2% ha subìto violenza fisica, il 21% violenza sessuale, il 5,4% forme più gravi di violenza sessuale come stupri e tentati stupri. Sono 652 mila le donne che hanno subìto stupri e 746 mila le vittime di tentati stupri. Le donne straniere hanno subìto violenza fisica o sessuale in misura simile alle italiane nel corso della vita (31,3% e 31,5%).

L’INTIMO DELLE DONNELibreriamo da anni si impegna nella lotta alla violenza delle donne. Come con l’iniziativa “L’intimo delle donne”, il primo open e-book scritto dalle donne italiane per raccontare ciò che non hanno mai voluto o potuto raccontare, denunciando e mettendo in evidenza disagi, violenze, sfruttamenti a cui sono sottoposte tutti i giorni nel nostro Paese. All’iniziativa hanno voluto partecipare anche alcune esponenti del mondo del giornalismo e della cultura italiana molto vicine alle tematiche femminili come la giornalista e scrittrice Francesca Barra, la direttrice di Donna moderna Annalisa Monfreda e la coordinatrice della 27ma Ora Luisa Pronzato.

 

Credit foto: ANSA

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