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Mosul Eye, storia del blogger che cerca di ricostruire la biblioteca di Mosul

Il blogger iracheno, noto col nome di Mosul Eye, si impegna nella riapertura delle biblioteche distrutte dallo Stato Islamico

MILANO – Il mondo dei mass media brulica di notizie legate all’ISIS, come gli atti di terrorismo di cui è vittima il mondo occidentale; mentre, tra le ultime notizie riguardanti l’Oriente, una delle più importanti è stata l’occupazione e la successiva liberazione della città irachena di Mosul da parte dello Stato islamico. Dunque, le parole che ci vengono in mente, pensando all’ISIS, sono TERRORISMO, PAURA, SANGUE, GUERRA, VIOLENZA… Ma se questa volta ci accostassimo la parola LIBRI? Oggi infatti, vorremmo ricordare il tentativo compiuto da un blogger iracheno di ricostruire la biblioteca della prestigiosa Università di Mosul distrutta proprio dai bombardamenti dell’ISIS, notizia riportata da Bustle.

LE VICENDE – La biblioteca dell’Università di Mosul va in fiamme in seguito all’assalto da parte dello Stato Islamico alla città irachena, avvenuto nel 2014. I professori sono costretti a riscrivere tutti i libri che si trovavano nella biblioteca, in modo da essere in linea con le idee del nuovo regime dominante. Dopo aver riottenuto la Moschea al-Nouri, grazie all’intervento delle forze irachene, quest’estate Mosul è stata liberata dall’ISIS. Purtroppo, però, Mosul Eye, riconosce che, sebbene Mosul sia stata liberata, i danni subiti sono molteplici.

MOSUL EYE – Prima che la città venisse occupata dallo Stato Islamico, il blogger era un professore presso l’Università di Mosul. Oggi il suo nome d’arte è Mosul Eye: è l’“occhio” di Mosul in quanto osserva tutto quello che accade nella città e utilizza il suo blog per raccontarlo al mondo intero. Eppure l’intento di Mosul Eye non è quello di pura cronaca: il blogger è un attivista alla costante ricerca di aiuti per Mosul; infatti, tra i suoi obiettivi c’è quello di ricostruire la biblioteca dell’università “libro su libro”.

MOSUL EYE FESTIVAL – Il festival, organizzato dallo stesso blogger nella giornata del 25 maggio scorso, è stato ricco di eventi. Il tutto è cominciato con la lettura di una poesia, a cui sono seguite diverse attività, tra cui: una mostra fotografica, una di pittura, un concerto, un laboratorio di scrittura e, per ultimo, la donazione di libri per la biblioteca dell’Università di Mosul, l’obiettivo principale del festival.

Inoltre, il blogger ha dato inizio ad una campagna per poter raccogliere almeno 200.000 volumi destinati a tutte le biblioteche di Mosul che sta apportando risultati positivi. Ora non ci resta che sperare che queste biblioteche vengano riaperte nel più breve tempo possibile.

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