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ModusVivendi, anche le librerie di Palermo rendono omaggio a Giovanni Falcone

A pochi chilometri da Palermo, esattamente sull’autostrada A29, uscita Capaci, il 23 maggio 1992 veniva messo in atto uno tra i più tragici attentati mafiosi durante il quale persero la vita il magistrato antimafia Giovanni Falcone...

L’intervista a Fabrizio Piazza, responsabile vendite della libreria indipendente palermitana ModusVivendi, in occasione dell’anniversario della scomparsa di Giovanni Falcone

 

MILANO – Promuovere la lettura, per promuovere la legalità. A pochi chilometri da Palermo, esattamente sull’autostrada A29, uscita Capaci, il 23 maggio 1992 veniva messo in atto uno tra i più tragici attentati mafiosi durante il quale persero la vita il magistrato antimafia Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro. Oggi, in occasione dell’anniversario della morte del magistrato italiano Giovanni Falcone, sono tante le realtà che organizzano eventi per diffondere, ancora una volta, il messaggio di legalità e di lotta contro la mafia. Proprio a Palermo, la piccola libreria indipendente Modus Vivendi, ci racconta come è vissuta questa importante giornata. La parola a Fabrizio Piazza, responsabile delle vendite.

 

Anniversario della scomparsa del Magistrato italiano Giovanni Falcone, cosa organizza la vostra libreria per ricordarlo?

Come ogni anno, organizzeremo una vetrina tematica per ricordare l’anniversario. Ogni anno, escono dei libri nuovi che arricchiscono la bibliografia delle pubblicazioni dedicate alla mafia. Proprio per questo, in questi giorni abbiamo organizzato presentazioni di libri che parlano ed approfondiscono tale argomento e che indirettamente toccano anche la vita di personaggi come Falcone.

 

Quanto il ricordo e la lezione di vita di Giovanni Falcone è presente ancora oggi a Palermo?

Sicuramente è un esempio, un modello da seguire, anche se c’è ancora una certa mentalità qui a Palermo che oppone resistenza al pensiero di Giovanni Falcone. Palermo resta comunque una città difficile, ed è complicato cambiare la mentalità di certe persone. Proprio qualche giorno fa mi è capitato un episodio emblematico: un signore di Palermo aveva occupato sull’aereo un posto che non gli spettava e non voleva saperne di alzarsi. Anche questo è sintomo di una mentalità sbagliata, che Falcone e Borsellino hanno cercato nella loro vita di contrastare.

 

Modus Vivendi è una libreria indipendente di Palermo. In che modo promuovete la lettura e la legalità all’interno del contesto cittadino in cui vi trovate?

Promuovere la lettura equivale ad influire anche nella mentalità della gente e dei lettori. Promuovere la lettura significa anche promuovere la legalità. Si tratta di una lotta difficile, perché  ci sono tante resistenze, e si opera all’interno di un mercato, quello editoriale, sempre in difficoltà. Però questa è anche una sfida quotidiana, che rende affascinante operare in contesti come il nostro.

 

Qual è il riscontro da parte della vostra comunità?

Noto molta sensibilizzazione da parte delle scuole. Quest’anno abbiamo inaugurato un progetto di promozione della lettura con le scuole medie di Palermo, e uno dei libri più letti è stato quello di Annamaria Piccione “La musica del mare”, un’opera che parla anche di mafia. Occorre insistere sulle nuove generazioni, sui ragazzi, la strategia più efficace per sperare in un futuro migliore.

 

23 maggio 2015

 

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