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Libri di poesia al posto degli smartphone al ristorante Casa Coppelle di Roma

La curiosa iniziativa è stata lanciata dal ristorante bistrot Casa Coppelle di Roma, al fine di incentivare il dialogo a tavola

MILANO – Una liaison gastronomica tra Italia e Francia, un raffinato salotto a pochi passi dal Pantheon, un’esperienza firmata dall’architetto Jaques Garcia e dall’executive chef Fabio Rossi. Casa Coppelle è il connubio perfetto tra la raffinata cucina d’oltralpe e il gusto della cucina tradizionale romana, un viaggio tra i sapori e le atmosfere della vera cultura culinaria del Mediterraneo.

Digital detox per cena

Casa Coppelle ha promosso un’iniziativa per i suoi clienti. Siamo così ossessionati dal voler sentirci social sulla rete che spesso non riusciamo nemmeno ad intrattenere una conversazione con chi abbiamo di fronte, troppo presi dallo scorrere freneticamente il nostro dito sullo schermo. Ecco perché Casa Coppelle vieta di portare i nostri smartphone a tavola, nemmeno se spenti, così da stimolare la conversazione tra i commensali.

Come funziona

Gli ospiti consegnano i propri dispositivi allo staff di sala che restituiranno lo smartphone solo a fine della cena.  Una volta accompagnati al tavolo, un cameriere  presenta il “menù della settimana”, una selezione di volumi di poesie più o meno note, in francese e in italiano. Ispirata da un’idea francese delle voiture silence, niente suonerie sui treni, Casa Coppelle individua nella poesia un modo per debellare l’ossessione di restare connessi sui social network e riscoprire, almeno per qualche ora, la bellezza di toccare la carta piuttosto che uno schermo.

 

Photo Credits: Matteo Molle

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