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“Il faro in una stanza”, il festival letterario dedicato a Virginia Woolf

Il 23, 24 e 25 novembre a Sesto San Giovanni avrà luogo la terza edizione del festival italiano dedicato all’opera, al pensiero e alla vita dell’autrice inglese e alla rivoluzione creativa del circolo di Bloomsbury

MILANO – Scrittrice, saggista, una delle più significative voci del novecento sul pensiero femminile: sono solo alcuni dei motivi che fanno di Virginia Woolf una delle donne più amate del ‘900. Per queste ragioni Raffaella Musicò, proprietaria della libreria monzese Virginia e Co, ha deciso ormai tre anni fa di dar vita a un festival a lei dedicato, “Il faro in una stanza“, organizzato assieme a Elisa Bolchi, ricercatrice presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, e Liliana Rampello, critica letteraria e saggista. Il festival si apre venerdì 23 novembre alle ore 19,00 presso la libreria Virginia e Co. con una lezione spettacolo di Cesare Catà.

Il Circolo di Bloomsbury

Dopo una prima edizione dedicata a presentare l’opera e il pensiero di Virginia Woolf e a una seconda edizione dedicata alle sue traduzioni italiane che ha visto l’aggiunta nel comitato organizzatore di Sara Sullam, ricercatrice alla Statale di Milano, quest’anno il festival apre al circolo di Bloomsbury e agli amici che hanno contribuito a fare di Virginia la grande scrittrice e pensatrice che conosciamo. Il Gruppo di Bloomsbury prende il nome dal quartiere centrale di Londra in cui si trovano il British Museum e vari istituti universitari. Qui, al n.  46 di Gordon Square, si trovava la casa dei fratelli Stephen (Vanessa, Virginia, Adrian e Thoby), dove tra il 1907 e il 1930 si riunì ogni giovedì un gruppo di intellettuali di cui fecero parte gli scrittori E.M. Forster, Lytton Strachey e Leonard Woolf, i critici d’arte Roger Fry e Clive Bell, il pittore Duncan Grant, l’economista J.M. Keynes, il giornalista Desmond MacCarthy e, via via, altri qualificati esponenti della vita culturale del tempo.

A 90 anni dalla pubblicazione di Orlando

La terza edizione de Il Faro in una stanza, in programma dal 23 al 25 novembre presso la sala degli Affreschi della Biblioteca Civica di Sesto San Giovanni, si colloca nell’anno del novantesimo anniversario della pubblicazione di Orlando e vedrà un’ospite d’eccezione: la ricercatrice Nino Strachey. Autrice del libro Stanze tutte per sé, edito in Italia da L’Ippocampo, e direttrice del Consiglio per la ricerca del National Trust, Nino Stratchey è discendente diretta della famiglia di Lytton Strachey, tra i fondatori del gruppo di Bloomsbury, biografo e amico di Virginia. Come nelle pagine del suo volume, la Strachey ci guiderà così nella Stanza della Torre Azzurra del castello di Knole, dove un vecchio baule di alluminio custodiva testimonianze intime di vite vissute nel cuore della Bloomsbury letteraria degli anni Venti. Un mondo fatto di estro, dandysmo e ricercata raffinatezza, che vide tra i suoi protagonisti Eddy Sackville-West, Virginia Woolf e Vita Sackville-West, poetessa, scrittrice, straordinaria giardiniera e intima amica di Virginia Woolf nonché ispiratrice di Orlando, il romanzo a lei dedicato e pubblicato nell’ottobre del 1928.

 

 

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