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Fridays for Future, perché è importante scendere in piazza e manifestare

Abbiamo chiesto al Premio Strega 2017 Paolo Cognetti, molto sensibile alle tematiche ambientali, di dire la sua sull'importanza da cittadino di far sentire la propria voce oggi

MILANO – Manifestare ogni giorno, nel chiuso della propria casa, e mettere i atto piccole azioni quotidiane per contrastare le conseguenze dovute ai cambiamenti climatici. E’ questo il parere di Paolo Cognetti, Premio Strega 2017 e autore sempre attento alle tematiche ambientali. Lo abbiamo intercettato poco prima che si recasse anche lui in piazza per partecipare al Fridays For Future, lo sciopero mondiale in difesa del Pianeta in programma oggi nelle piazze. Abbiamo intervistato l’autore de “Le otto montagne” per farci raccontare perché è importante manifestare oggi e cosa si può fare nel quotidiano per migliorare la situazione.

Perché è importante partecipare al Fridays for Future?

mi sto recando anche io alla manifestazione perché mi sembra una delle cose a cui è importante davvero esserci. Se c’è un tema che oggi è in grado di riscaldare gli animi dei cittadini è questo. Voglio vedere che volti ci sono, se insieme ai ragazzi ci sono anche i grandi, e spero che sia qualcosa di buono. Non si tratta solo di chiedere leggi o norme dai governi, ma occorre modificare anche i propri cambiamenti in maniera radicale.

Cosa è possibile fare nel proprio quotidiano per contrastare gli effetti del cambiamento climatico?

Innanzi tutto occorre ridurre i consumi, quello che acquistiamo, verificare da quanto lontano arriva. Occorre fare grande attenzione alla provenienza delle nostre cose, adottare uno stile di vita molto più sostenibile rispetto a quello che sembra essere oggi il modello di riferimento. Occorre pensarci su 10 volte prima di acquistare un nuovo prodotto o oggetto.

Quali sono le principali sfide da affrontare oggi legate al cambiamento climatico?

L’equivoco è che sembra che noi stiamo facendo del male alla Terra, in realtà il nostro pianeta se la caverà anche con 3° in più, cambierà i suoi equilibri. Il vero problema è l’umanità, non si sa se reggerà a questi cambiamenti. Abitando in montagna, quello che vedo è la crisi dell’acqua: siamo abituati da italiani a pensare che essa sia una risorsa infinita, ma non è così. Ad esempio negli ultimi anni si è prosciugata la sorgente dove attingo acqua da casa, mai esaurita prima.

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