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Eugène Delacroix, il genio romantico

Delacroix sosteneva: "Due cose l'esperienza deve insegnare: la prima, che bisogna correggere molto, la seconda che non bisogna correggere troppo"

MILANO – “Delacroix amò appassionatamente la passione, ma fu freddamente determinato ad esprimere la passione stessa nel modo più chiaro possibile” così disse di lui il poeta Baudelaire. Considerato il capostipite del movimento Romantico francese, Eugène Delacroix, ispirò Impressionisti e Simbolisti, e fu anche un eccezionale litografo come dimostrano le illustrazioni dei capolavori di Shakespeare e Goethe.

La vita

Ferdinand Victor Eugène Delacroix (Saint-Maurice, 26 aprile 1798 – Parigi, 13 agosto 1863) fu un artista e pittore francese, considerato fin dall’inizio della sua carriera il principale esponente del movimento romantico del suo Paese. Compì i primi studi, appassionandosi alla lettura dei classici, presso il liceo Louis-le-Grand, mentre nel 1815 cominciò il suo apprendistato con Pierre-Narcisse Guérin, ammirando Jacques-Louis David e il suo stile neoclassico. “La barca di Dante”, ispirata da quella di Gericault, fu la sua prima grande opera a essere accettata, nel 1822, al Salon di Parigi: il dipinto di Delacroix suscitò un certo clamore e non venne apprezzato dal mondo accademico, pur essendo acquisito per la Galleria di Lussemburgo. “La Libertà che guida il popolo” del 1830 è la sua opera più famosa e rappresentativa: rappresenta il popolo parigino che si ribella a Carlo X per il tentato colpo di mano anti-costituzionale delle «ordinanze di Saint-Cloud».

Lo stile

La suggestiva pennellata tipica di Delacroix e il suo studio sugli effetti ottici ottenibili per mezzo del colore influenzarono profondamente l’opera degli impressionisti, mentre la sua passione per i temi esotici fu fonte di ispirazione per gli artisti del movimento simbolista. Abile litografo, Delacroix realizzò illustrazioni per diverse opere di Shakespeare, Sir Walter Scott e Goethe.
Contrariamente al suo principale rivale Ingres, che ricercava nelle proprie opere il perfezionismo tipico dello stile neoclassico, Delacroix prese spunto dall’arte di Rubens e dei pittori del Rinascimento veneziano, ponendo maggiore enfasi sul colore e sul movimento piuttosto che sulla nitidezza dei profili e sulla perfezione delle forme. Le opere della sua maturità furono caratterizzate dalle tematiche romantiche, che lo spinsero a viaggiare in Nordafrica in cerca di esotismo, invece di avvicinarsi ai modelli classici greci e romani.
Amico ed erede spirituale di Théodore Géricault, Delacroix fu ispirato anche da Byron, con cui condivise la forte fascinazione per le “sublimi forze” della natura e le loro manifestazioni spesso violente.

La maturità

Delacroix tuttavia non cadde mai nel sentimentalismo né nell’ampollosità, e il suo modello di romanticismo fu quello di un individualista. Il pittore sosteneva poi: “Due cose l’esperienza deve insegnare: la prima, che bisogna correggere molto, la seconda che non bisogna correggere troppo”. Il periodo della maturità viene influenzato dal viaggio in Africa del Nord testimoniato nelle sue opere. Delacroix muore a Parigi nel 1863 e viene sepolto nel cimitero di Père Lachaise. Subito dopo la sua morte la Société Nationale allestisce una sua retrospettiva in cui sono esposti 248 suoi dipinti e disegni, interrompendo l’organizzazione di ogni altra esposizione.

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