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Cristoforo Colombo, ritrovata la lettera in cui annunciò la scoperta dell’America

La lettera relativa all’annuncio della scoperta del “Nuovo Mondo”, stampata nel 1493, fu rubata a Firenze. E' stata ritrovata nella biblioteca del Congresso Usa

MILANO – La lettera di Cristoforo Colombo in cui veniva annunciata la scoperta dell’America è stata ritrovata negli Stati Uniti. Il documento, stampato nel 1493, era stato rubato a Firenze e poi rivenduto nel “Nuovo Mondo”. La lettera si trovava nella Biblioteca del Congresso Usa.

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PRESTO I DETTAGLI DEL RITROVAMENTO – Oggi a Roma, presso la Biblioteca Angelica, il Comandante dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, Generale Mariano Mossa, alla presenza del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, e dell’Ambasciatore degli Stati Uniti in Italia, John R. Phillips, spiegherà come come si è arrivati al recupero della lettera di Colombo, un documento considerato di una straordinaria importanza.

 

UN PO’ DI STORIA – Nel lontano XV° secolo Cristoforo Colombo intendeva raggiungere l’Asia, le Indie (come allora venivano chiamate) navigando verso occidente. Egli sperava così di scoprire la rotta più breve per l’Asia facendo vela per ponente. Ma questo era un viaggio impossibile da realizzare perché proprio in mezzo all’Oceano Atlantico si trovava un enorme continente di cui sia Colombo sia i suoi contemporanei ignoravano l’esistenza.  Nel 1492 la Niña, la Pinta e la Santa Maria, le tre navi della spedizione, erano pronte per partire nel porto spagnolo di Palos, in Andalusia. Colombo salì a bordo della sua ammiraglia, la Santa Maria, poco prima dell’alba di venerdì 3 agosto e ordinò ai suoi uomini di salpare. Dopo un duro viaggio, il 12 ottobre 1492 fu avvistata la terra: non si trattava dell’Asia, però, ma di un’isola dell’arcipelago delle Bahamas, battezzata da Colombo San Salvador. Le terre raggiunte non nascondevano tesori e grande fu la delusione della corte spagnola. Colombo, dopo essere approdato anche a Haiti (da lui battezzata Hispaniola), fece ritorno in Spagna nel marzo 1493 accolto comunque da grandi onori.

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IL GIORNALE DI BORDO PERDUTO – Durante il suo primo viaggio di scoperta Colombo scrisse un diario di bordo che purtroppo è andato perduto. Se ne è conservato, però, un riassunto, opera di un missionario spagnolo, Bartolomé de Las Casas. Nel suo diario Colombo annota le sue impressioni sulle popolazioni incontrate: “Non portano armi, né le conoscono: giacché io mostrai loro delle spade, ed essi le afferrarono per la lama e si tagliarono, a cagione della loro ignoranza; non hanno ferro”. In una lettera inviata ai sovrani spagnoli Colombo sottolinea la generosità di questi popoli: “Essi sono così ingenui e generosi rispetto a tutto ciò che hanno, che nessuno che non l’abbia visto potrebbe crederlo; nessuna cosa che essi possiedano, se richiesti, la rifiutano; al contrario essi vi invitano a dividerla con loro”. L’annuncio del ritrovamento della lettera potrà ora dare un nuovo contributo su uno degli avvenimenti più importanti della storia.

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