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Book Pride, Marco Malvaldi confronta La versione di Barney e 1984

Lo scrittore Marco Malvaldi alle prese con un confronto tra i protagonisti di due romanzi, apparentemente distanti, ma accomunati dal Desiderio

MILANO – Milano, durante il corrente weekend, diventa ancora una volta la città del libro e dell’editoria. Infatti è tempo di Book Pride, la fiera dell’editoria indipendente, presso La fabbrica del vapore, che ha avuto inizio venerdì 15 marzo e terminerà stasera. Si tratta di un bell’evento, compatto, ben strutturato, ricco di stimoli e di occasioni per imparare. Giunto alla quinta edizione, Book Pride si presenta quest’anno con un tema, a nostro avviso, molto interessante: il Desiderio. Il Desiderio è ciò che unisce il lettore allo scrittore e dunque l’editore non è altro che il filo che mette in collegamento lo sguardo di chi scrive allo sguardo di chi legge, così da creare desideri. È questo il punto di partenza di tutti gli incontri e di tutte le riflessioni che vengono proposte.
Lo scrittore Marco Malvaldi, autore di La briscola in cinque, decide di analizzare il Desiderio dal punto di vista dei protagonisti di due romanzi della letteratura contemporanea, ossia Barney Panofsky de La versione di Barney e Winston di 1984.

Barney e Winston, due uomini desideranti

La versione di Barney, dice Malvaldi, è il romanzo autobiografico in cui il protagonista si domanda cosa desideri: è una continua rincorsa ad afferrare qualcosa che non gli appartiene e di cui è privo, ma l’oggetto del suo desiderare non è deciso a priori, ma è piuttosto una ricerca continua. Al contrario, Winston, il protagonista di 1984, sa in modo preciso cosa vuole e non è nemmeno difficile immaginarselo già dalle prime pagine del libro. Immerso in un mondo e in una società invadenti, che eliminano l’individualità, l’intimità e il piacere, Winston beve Gin della Vittoria, fuma sigarette della Vittoria, ogni giorno deve fare almeno mezz’ora di ginnastica al giorno e se non si impegna a sufficienza viene ripreso singolarmente e rimproverato. Ma è la sicetà del Socing, la società distorta del socialismo inglese in cui lo Stato afferma di sapere esattamente quello che ogni cittadino desidera.
Marco Malvaldi si domanda che cosa succede nel lettore approcciandosi a questi due capolavori della letteratura contemporanea: cosa desidera per i due protagonisti, cosa spera che accada? Beh, mentre per 1984 si può dire che il lettore sia apertamente e senza dubbio dalla parte di Winston, sperando che questa vittima del sistema ce la faccia a raggiungere la felicità e riappropriarsi della condizione umana, per La versione di Barney chi legge ama o odia Barney Panofsky, in quanto si tratta di un personaggio controverso.

Barney infatti ci introduce in ogni aspetto della sua vita, che è appunto segnata dal Desiderio in ogni sua parte, dice Malvaldi. Per questo motivo è un “marito seriale”: si è sposato con tre donne, andando alla ricerca di ciò che gli mancava: con la prima desiderava il talento, con la seconda stabilità economica e con la terza finalmente l’amore. Uno dei desideri di Winston è una cosa che di certo a Barney non manca: il sesso. Infatti nel Socing non c’è bisogno del sesso perchè si è completi così soltanto appartenendo alla società: per riprodursi si ricorre alla fecondazione assistita. Anzi il sesso viene proprio rifiutato e per questo esiste la Lega Antisesso, di cui Giulia, il personaggio femminile del romanzo, fa parte. Winston però desidererà Giulia e anche Giulia desidererà Winston e già in questo dimostrano il loro bisogno, che in questo caso coincide proprio con il Desiderio, di essere uomini: nella loro unione trovano l’umanità.
1984 dimostra uno dei più grandi paradossi del Socing: se viene dato a ciascuno ciò che desidera, come fa lo Stato a conoscere i desideri di ognuno? In una società in cui tutto è proibito, ogni cosa diventa necessaria e desiderabile. Dice Malvaldi:

Qualsiasi cosa che è proibita, diventa obbligatoria

Il desiderio è anche fuga da qualcosa

Etimologicamente Desiderio deriva da de sidus, ossia letteralmente mancanza di stelle: il desiderio nasce da una mancanza. Ma se tu vuoi avvicinarti alle stelle, devi fuggire da qualcosa d’altro. E da cosa fuggono Barney e Winston? Barney vuole fuggire dalla seconda moglie, che detesta già dal ricevimento nuziale: qualsiasi opzione è migliore senza di lei. A questo punto Malvaldi capovolge il punto di vista e fa una digressione soffermandosi sulle donne che subiscono maltrattamenti e violenze da parte dei mariti: la maggioranza delle donne nei carceri femminili, sono colpevoli per aver ucciso il marito manesco. Stanno bene in prigione, perchè almeno possono guardare in pace la televisione, possono conversare con le compagne. Sono paradossalmente più libere che in casa propria. Sono felici. Il desiderio è stato raggiunto: sono scappate dalla loro paura più grande.

Ciò che desidera Winston è fuggire dall’odio. La società del Grande Fratello è la società in cui esistono i 5 minuti di odio per legge. Per 5 minuti al giorno bisogno sottoporsi a una specie di cura dell’odio: guardare immagini di nemici e provare disgusto, disprezzo e, appunto, odio nei loro confronti. L’odio rende forti, dice il Grande Fratello. Non siamo isole: ciò che ci circonda ci condiziona, per cui in una società dominata dall’odio, tu stesso odi e sei fatto di odio.

Il mio desiderio come lettore è quello di trovare altri libri come La versione di Barney e 1984

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