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L’amore per l’arte in mostra alla galleria Rizomi di Parma

A Parma la galleria Rizomi presenta la mostra “Tre Giuste” con opere di tre artiste differenti accomunate solo dall'amore per l'arte...

MILANO – la galleria Rizomi di Parma presenta fino al 22 febbraio la mostra “Tre Giuste” con esposte opere pittoriche di Laura Fortin, Alessandra Michelangelo e Marta Sesana, a cura di Nicola Mazzeo. Artiste uniche nel loro genere, diverse per idee, tecniche e soggetti ma accomunati da un’unica necessità: narrare.

La mostra, la narrazione e il viaggio verso l’arte

La galleria Rizomi di Parma presenta fino al 22 febbraio la mostra “Tre Giuste” con esposte opere pittoriche di Laura Fortin, Alessandra Michelangelo e Marta Sesana, a cura di Nicola Mazzeo. Una mostra questa che segue la tematica della narrazione e più in particolare “del narrare”; una tematica che accomuna le tre diverse personalità delle artiste che vi hanno partecipato e che tramite le loro opere si raccontano narrando, per l’appunto, un viaggio personale ed interiore, quel viaggio che le ha portate fin qui. L’arte e la pittura sono per loro una necessità di raccontare, una necessità di narrare un qualcosa che le appartiene.

Le protagoniste

Laura Fortin, Alessandra Michelangelo e Marta Sesana hanno poco in comune, tranne il fatto di essere tre grandi artiste. La loro differenza e di conseguenza la loro unicità si riconosce in un percorso diverso per ognuna di esse, partendo dal luogo di nascita per poi proseguire nel percorso che le ha condotte a diventare pittrici. La Fortin ad esempio, classe 1979, veneta di origine, è da sempre appassionata d’arte ma sì avvicina alla pittura solo nel 2010 e da quel momento ha iniziato un percorso verso l’arte figurativa che la porterà a partecipare a collettive artistiche e ad esporre opere personali. Alessandra Michelangelo invece, nome d’arte di Alessandra Brigiotti, artista dell’Atelier Blu Cammello di Livorno scomparsa prematuramente nel 2009, è stata un’autrice poliedrica che si dedicò dalle tecniche più figurative delle grafiche fino all’astrazione dei dipinti, dove esprime un mondo che indaga nella profondità dell’essere umano. Ultima ma non meno importante, Marta Sesana, l’artista dell’81 nata a Merate e avviata agli studi artistici già dal liceo per poi giungere all’Accademia di Belle Arti di Brera. Lei sviluppa un linguaggio ancora diverso dalle due precedenti pittrici: il suo è più incentrato verso un aspetto più “definito” del soggetto dove vi è sempre la ricerca di un’idea più precisa, la tridimensionalità dei soggetti all’interno dell’opera e la cura della ricerca per le profondità prospettiche; tutta questa “precisione” si scontra con la forma e il colore che entrano in continua collisione tra di loro nel tentativo di creare mondi alternativi e personaggi antropomorfi.

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