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Pesce d’Aprile, l’origine storica e culturale

Il Pesce d’Aprile è diventato un’usanza diffusa in molti Paesi. Non esiste una certezza assoluta riguardante la sua origine storica: vi proponiamo la teoria più accreditata 

Il primo giorno d’aprile si è soliti dedicarla al cosiddetto Pesce d’Aprile, giornata dedicata ad ogni genere di scherzo e gioco tra amici e parenti. Dato il periodo storico che stiamo vivendo, non tutti  saranno dell’umore adatto per ridere e scherzare oggi. Noi comunque vogliamo tenervi compagnia, come sempre, spiegandovi l’origine del Pesce d’Aprile e perché si chiama proprio così.

"Perché diciamo così", il libro sul significato e origine dei modi di dire

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L’origine del Pesce d’Aprile

L’origine del pesce d’aprile (ricorrenza che accomuna moltissimi paesi) non è storicamente determinata. L’ipotesi più accreditata tuttavia ambienta l’inizio di questo “culto” della burla in Francia. L’attuale calendario che noi tutti conosciamo, il calendario Gregoriano, venne adottato per la prima volta nel 1582. Prima di allora i festeggiamenti per il Capodanno duravano una settimana circa. Le celebrazioni iniziavano il 25 marzo (vecchia data dell’equinozio di primavera) per concludersi il primo aprile. Secondo questa corrente di pensiero la burla del primo di aprile andò in origine a colpire coloro che non si erano ancora abituati al nuovo calendario, continuando a festeggiare in questa data una festività ormai “spostata”.

La leggenda di Cleopatra e Marco Antonio

Secondo la tradizione, molti francesi 31continuarono a festeggiare il giorno finale del Capodanno il primo di aprile, scambiandosi doni e regali com’erano abituati a fare. Questi iniziarono a essere però presi in giro dai primi “ideatori” del cosiddetto pesce d’aprile. Ricevevano infatti pacchetti vuoti o riempiti con regali assurdi, in cui compariva talvolta il dono di un pesce, però cartaceo: un semplice biglietto con la scritta “Pesce d’Aprile”.

L’identificazione del giorno con il pesce però secondo alcuni può avere attribuzioni originarie al tempo  Cleopatra e Marco Antonio. Secondo la leggenda, il condottiero romano fu sfidato dalla sovrana d’Egitto in una gara di pesca. Per non fare brutta figura, egli ordinò ad un suo servo di attaccare al suo amo delle prede. Scoperto il trucco, la regina Cleopatra decise di attaccare all’amo un gigantesco pesce finto rivestito di pelle di coccodrillo. Da qui nasce la simbologia del Pesce d’Aprile.

Il Primo d’Aprile in Italia

In Italia l’usanza dell’1 aprile è recente: risale agli anni tra il 1860 e il 1880. La prima città ad accogliere l’abitudine francese fu Genova, dove la passione per gli scherzi d’aprile sbarcò nel suo porto così vivace. La tradizione si radicò prima tra i ceti medio-alti, poi prese piede anche tra il resto della popolazione.

Perché diciamo così

Le espressioni idiomatiche sono protagoniste all’interno del libro “Perché diciamo così” (Newton Compton), opera scritta dal fondatore di Libreriamo Saro Trovato contenente ben 300 modi di dire catalogati per argomento, origine, storia, tema con un indice alfabetico per aiutare il lettore nella variegata e numerosa spiegazione delle frasi fatte. Un lavoro di ricerca per offrire al lettore un “dizionario” per un uso più consapevole e corretto del linguaggio.

Un “libro di società” perché permette di essere condiviso e di “giocare” da soli o in compagnia alla scoperta dell’origine e dell’uso corretto dei modi di dire che tutti i giorni utilizziamo. Un volume leggero che vuole sottolineare l’importanza delle espressioni idiomatiche. Molte di esse sono cadute nel dimenticatoio a causa del sempre più frequente utilizzo di espressioni straniere e anglicismi. 

  

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