Ogni anno entrano nella nostra lingua neologismi che fanno storcere il naso agli amanti della lingua italiana. Si tratta di parole nate in seguito alle funzionalità dei nuovi social network come “taggarsi” oppure “friendzonare”, o parole straniere che entrano nel nostro vocabolario sostituendosi alle originali. Purtroppo, ci sono anche parole che con il passare del tempo sono sempre più cadute in disuso, termini che per molti oggi possono apparire del tutto nuove. Vediamo insieme alcune delle parole, raccolte da Babbel.com che nella lingua comune sono state messe da parte e dimenticate. Ve ne vengono in mente altre?
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Sagittabondo: che scocca sguardi che fanno innamorare
Sgarzigliona: fanciulla prosperosa
Inanità: inutilità, vacuità
Sacripante: uomo grande e grosso, briccone
Pletorico: più numeroso del necessario, eccessivo
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Trasecolare: rimanere sbalordito e sconcertato, allibire
Bislacco: di chi si comporta in modo strambo
Smargiasso: persona che si vanta di capacità o imprese inventate o ingigantisce le proprie qualità
Luculliano: (riferito ai pasti) abbondante e raffinato, lussuoso
Vattelapesca: chi lo sa, vallo a sapere
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