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Zygmunt Bauman, perché oggi abbiamo così paura dell’amore

Perché oggi abbiamo così paura ad amare? Ci risponde il grande sociologo polacco con il libro "Amore liquido: sulla fragilità dei legami affettivi"

Fra i più grandi sociologi del nostro tempo, il polacco Zygmunt Bauman ha descritto e raccontato le dinamiche della società contemporanea attraverso un’immagine di notevole efficacia, che si può riassumere nella “teoria della società liquida”. Secondo Bauman, infatti, oggi siamo immersi e travolti da una liquidità che rende il mondo mutevole, effimero e privo di qualsiasi stabilità. E in questa società liquida nulla può consolidarsi, ogni cosa è destinata a liquefarsi nel grande mare dell’incertezza.

Così anche l’amore, da solida struttura della società moderna, diventa liquido. Le relazioni diventano connessioni, l’amore si riduce a desiderio e, nel rincorrere la libertà a tutti i costi, finiamo per rimanere soli. Nel suo libro “Amore liquido: Sulla fragilità dei legami affettivi, Bauman costruisce una vera e propria teoria dell’amore, in grado di spiegare le nostre paure più profonde nel vivere i sentimenti. 

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I legami diventano connessioni

I protagonisti di questo libro sono gli uomini e le donne contemporanei, che da una parte ricercano sicurezza e dall’altra hanno paura di rimanere impigliati in relazioni stabili che comportano oneri e responsabilità. Se i legami richiedono impegno, le connessioni sono invece un gioco da ragazzi. Possiamo connetterci e disconnetterci con un clic, proprio come facciamo su Facebook. Farsi degli amici offline è tutt’altra cosa. 

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Zygmund Bauman ”I giovani di oggi sono una ‘generazione senza tutto’, figlia della società liquida”

Insicurezza, solitudine e inadeguatezza: queste le tre parole chiave con le quali il sociologo Zygmunt Bauman, ha sintetizzato la crisi del tempo presente nella lectio magistralis “Genitori e figli”

Bauman e il prezzo della libertà è la solitudine

Libertà e sicurezza sono valori entrambi necessari, ma sono per Bauman in conflitto tra loro. Il prezzo da pagare per una maggiore sicurezza è una minore libertà e il prezzo di una maggiore libertà è una minore sicurezza. Oggi vogliamo essere liberi, autonomi e indipendenti, ma spesso finiamo per essere soli. Perché nella estrema libertà di muoverci e scivolare attraverso la società liquida, anche i legami si sciolgono, assumendo forme mutevoli di volta in volta. Allora per colmare la solitudine rincorriamo oggetti precari, “usa e getta”, che possono essere rimpiazzati velocemente e ci danno l’effimera illusione di non essere soli.

Perché i dipinti di Edward Hopper ci fanno sentire meno soli

Perché i dipinti di Edward Hopper ci fanno sentire meno soli

Bulliet, un critico d’arte di Chicago, in un articolo definì Edward Hopper il “poeta di solitudini appena abbandonate”

Non possiamo comprare l’amore 

Nel mondo rappresentato da Bauman, non conosciamo più la gioia delle cose durevoli, frutto dello sforzo e di un lavoro scrupoloso. L’amore invece richiede tempo ed energia. L’amore ci chiede di abbandonare parte della nostra libertà liquida per costruire qualcosa di solido che duri nel tempo e resista alle intemperie della vita. Ascolta chi amiamo, dedicare il nostro tempo agli altri, andare incontro ai suoi bisogni più che ai nostri è oggi l’impresa più ardua che possiamo intraprendere. 

Ma possiamo comprare tutto, non l’amore. Non troveremo l’amore in un negozio. L’amore è una fabbrica che lavora senza sosta, ventiquattro ore al giorno e sette giorni alla settimana

Photocredits: Massimo Demelas – www.massimodemelas.com

 

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