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Una Barbie tumefatta per dire no alla violenza sulle donne

"Beaten Barbie" è l'opera dell'artista Lady Be realizzata per far fronte al tragico fenomeno della violenza sulle donne

MILANO – La violenza maschile contro le donne si manifesta in modi e forme differenti, anche se quella fisica è la più facile da riconoscere. E’ un tema questo, oggi più che mai all’ordine del giorno, considerando purtroppo anche i recenti casi di femminicidio e di violenza che si sono verficati negli ultimi giorni nel nostro Paese. Tanti anche i casi di violenze subite e non denunciate, magari all’interno delle mura domestiche e che restano ignari persino agli affetti più cari delle vittime. Un’artista ha voluto parlare in qualche modo del problema attraverso la realizzazione di una particolare Barbie. Vediamo di cosa si tratta.

IL TEMA DELLA VIOLENZA – Lady Be è l’artista che, grazie al suo lavoro “Beaten Barbie – Stop Domestic Violence”, vuole far avvicinare le persone a questo tema importante in modo tempestivo. Grazie alla sua particolare tecnica del Mosaico Contemporaneo, Lady Be ha ricostruito il volto di una tumefatta Barbie, piena di lividi e ferite. Questo perchè purtoppo molti uomini considerano la donna come una bambola da trattare come un giocattolo e poi “buttar via” o da abusare non appena ci si stanca di lei. Molti volti di donne che sono costretti a sopportare questa violenza, subiscono di nascosto cercando di condurre una vita apparentemente normale. E’ così che si presentano al lavoro con il volto coperto di lividi, cicatrici, ferite gonfie e sanguinanti. Conseguenze di  pugni dati dalle violente mani degli uomini, strumenti usati per punire la donna impotente e spaventata.

BEATEN BARBIE – Questo lavoro mira ad essere un vero Manifesto d’Arte. Arte che si unisce alla lotta che ogni giorno viene fatta da associazioni vicine alle donne che hanno subito violenze. È stata scelta l’icona Barbie per simboleggiare il problema, perché è il simbolo universalmente riconosciuto che è stato associato alla donna per circa 60 anni e universalmente riconosciuto. Con la sua realizzazione la Barbie di Lady Be, tipicamente perfetta nella sua bellezza di plastica, è umanizzata dai segni che la violenza lascia sul suo corpo, non più di plastica. Beaten Barbie, così, non vuole essere solo un’opera d’arte ma un’immagine della situazione che oggi tutto il mondo vive. A comporre l’opera, quasi come un mosaico, sono svariatti oggetti di plastica oggetti tagliati di cancelleria e bigiotteria assemblati per formare le sfumature di colore. Oggetti che riprendono vita e che in questo modo vogliono lanciare un messagio di speranza affinchè ci possa essere una rinascita.

LADY BE – Lady Be, che ha anche esposto la sua Barbie alla Triennale dell’Arte Contemporanea di Verona, racconta ad Huffingpost :”Ho scelto la Barbie perché rappresenta la donna da quasi sessant’anni. Tutti la conoscono e si possono riconoscere in lei. Per trasmettere un messaggio universale come quello della violenza ho scelto una figura che potesse simboleggiare tutte le donne e tutte le epoche, da quella dell’infanzia e dell’innocenza a quella più matura. Ogni giorno succede qualcosa di negativo alle donne. Con la mia ‘Barbie tumefatta’ voglio risvegliare le coscienze e mandare un messaggio forte capace di arrivare a tutti”

 

 

 

 

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