TORINO – Dal produttore al consumatore, senza intermediari: al Salone del Libro succede anche questo. A sperimentare questo nuovo (o antico?) modo di promuovere il proprio libro sono stati Ermanno Accardi e Domenico Megali, autori di “Milano è femmina“, una raccolta di racconti incentrati sul capoluogo lombardo, per definirne i vizi e le virtù attraverso i diretti protagonisti: i milanesi.
Torino in questi giorni è stata la capitale del libro in Italia, e probabilmente anche del mondo. quale miglior luogo quindi per stare in mezzo alla gente e presentare il proprio libro? Ermanno Accardi e Domenico Megali, però, non hanno scelto i soliti modi convenzionali, ovvero essere protagonisti di un incontro o avere un proprio stand all’interno di uno degli enormi padiglioni che hanno ospitato i protagonisti dell’eidtoria in questi giorni. Gli autori di “Milano è femmina” hanno letteralmente invaso con la propria ironia e spregiudicatezza lo spazio che antecede l’ingresso allo spazio Lingotto che ospita la fiera per suggerire ai passanti, incuriositi, la lettura del proprio libro e leggere attraverso il megafono alcuni estratti dell’opera che vuole celebrare Milano.
La domanda è d’obbligo: sarà stato opportuno promuovere un libro dedicato a milano propri oa torino? A giudicare dalla reazione del sindaco di torino Chiara Appendino sembrerebbe proprio di si: a sigillare “l’armistizio” tra le due città ci ha pensato lo stesso primo cittadino del capoluogo piemontese, disponibile a farsi u nselfie proprio con i due originali autori. Vi siete persi la performance dei due autori? non preoccupatevi: continueranno a promuovere il proprio libro in luoghi e ritrovi milanesi attraverso presentazioni performance con musica dal vivo, vino e spuntini e allegria.